
Probabilmente in Italia non s’era mai visto. A Viterbo sì. Un prefetto che chiude una scuola materna frequentata da bambini sotto i sei anni, perché nelle aule si gela, è roba che può succedere solo da queste parti. E infatti è quello che è accaduto nella ridente città dei papi governata dalla gaudente giunta Arena, allorché Giovanni Bruno, raccogliendo le denunce dei genitori, che andavano avanti da ben prima di Natale, e su richiesta della consigliera comunale dem Luisa Ciambella, ha mandato i vigili del fuoco a fare un sopralluogo all’asilo dell’Ellera. A momenti restavano ghiacciati pure loro, che hanno infatti potuto appurare che la temperatura oscillava tra gli 11 e i 12 gradi. Il bello è che Arena & C. lo sapevano da tempo, come da tempo sapevano che, per riportare il clima interno a un livello accettabile, sarebbe stato necessario, dopo le vacanze natalizie, lasciare accesi i riscaldamenti 24 ore al giorno per un bel po’ di giorni. E invece niente. A Palazzo dei Priori fanno economia e dunque i termosifoni restano accesi solo poche ore. Il risultato eccolo qua.
La scuola dell’Ellera resterà chiusa fino a domenica compresa. Il bello è che Arena, dopo l’intervento del prefetto, è stato costretto a fare un’ordinanza. Dove si legge che “il provvedimento si rende necessario per consentire alla ditta incaricata di effettuare le lavorazioni necessarie all’impianto di riscaldamento. A seguito di sopralluogo – si legge sempre nell’ordinanza – è stata infatti riscontrata, da parte della ditta incaricata della manutenzione e dai vigili del fuoco, una temperatura interna inferiore a quella prevista dalle normative. Sebbene il servizio di conduzione e manutenzione venga correttamente svolto da parte dell’impresa affidataria, risultano anomalie di funzionamento dovute a pregressi difetti di installazione che, seppur l’impianto di riscaldamento risulti acceso, non consentono allo stesso il raggiungimento di una resa ottimale. La situazione di emergenza Covid – mette le mani avanti il sindaco – prevede inoltre la frequente apertura delle finestre, al fine di garantire il corretto ricircolo dell’aria interna, tuttavia con conseguente continua fluttuazione delle temperature. Sussiste pertanto la necessità di salvaguardare la salute degli occupanti, e quindi garantire idonee condizioni di benessere termoigrometrico. A tal fine occorre predisporre puntuali lavorazioni, come già affidate alla ditta che dovrà avviare i lavori nella giornata di mercoledì 13 gennaio 2021, con conclusione prevista in data venerdì 15 gennaio 2021 compreso”.
Fin qui Arena. Ma c’era bisogno che glielo dicesse il prefetto?