Partiranno il 12 gennaio i saldi. Un appuntamento mai come quest’anno atteso dai commercianti. Anche i negozi viterbesi arrivano infatti ai saldi invernali del 2021 dopo un anno terribile, con una flessione negli acquisti di oltre 600 euro a famiglia. Particolarmente sotto tono è stato anche il bilancio di Natale, quasi dimezzato: i negozi segnalano in tutta Italia cali del 30% rispetto alle vendite natalizie del 2019, con punte del -40% nelle attività nei centri storici e nelle città d’arte che, oltre all’emergenza pandemica e alla riduzione del reddito disponibile dei consumatori, soffrono anche l’assenza dei flussi turistici. Quest’anno, la spesa è un’incognita. Solo il 10% degli intervistati ha dichiarato di aver già stabilito un budget per gli acquisti ai saldi: in media di 165 euro a persona, in linea con lo scorso anno. Ma la spesa potrebbe essere più alta, visto che il 75% del campione preferirà decidere gli acquisti sul momento, a seconda delle occasioni. Più definite invece le intenzioni di acquisto. Quest’anno in cima ai desideri ci saranno scarpe e capispalla: entrambe le voci vengono indicate come possibile acquisto dal 40% degli intervistati, con i capispalla trainati dal clima freddo. Seguono prodotti di maglieria (38%), capi di camiceria (26%), magliette e intimo (entrambi al 22%), poi borse (13%) ed accessori (11%).
“I saldi rappresentano un’occasione importante per un settore che a causa della lunga crisi provocata dalla pandemia Covid 19 ha subito pesanti perdite – dichiara Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo e membro della presidenza nazionale -. Anche perché nel periodo antecendente e durante le feste di fine anno si è riscontrata una notevole contrazione delle vendite. Oltretutto la totale assenza di turisti, che tradizionalmente raggiungono la Tuscia, ha fatto mancare una buona fetta di affari. Oltre ai saldi, comunque, il settore, come più volte sottolineato, necessita di interventi urgenti da parte dello Stato con fondi necessari a dare respiro agli esercenti della categoria oberati da pesanti difficoltà. Anche per questo invitiamo a fare acquisti nei negozi di fiducia e di vicinato per controbattere il fenomeno dell’abusivismo che rischia di provocare ulteriore danni”.