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Home » Politica » Vignanello, Corchiano e Gallese studiano una strategia di contrasto

Vignanello, Corchiano e Gallese studiano una strategia di contrasto

6 Gennaio 2021

Alcune zone poste tra Vignanello, Corchiano e Gallese sono state individuate come probabili siti nazionali di deposito di “rifiuti radioattivi a bassa e media attività”.

“I nostri Comuni, Corchiano, Gallese e Vignanello – fanno sapere le rispettive amministrazioni comunali in un comunicato congiunto – si sono messi in contatto permanente tra di loro per studiare insieme una strategia di contrasto. Questi siti, se realizzati, si vanno ad aggiungere ad altri fattori di rischio per la salute quali, ad esempio, la presenza del Radon e la presenza di arsenico nelle acque. Inoltre, i nostri territori, ricordiamo ai più, sono a forte vocazione agricola di pregio e biologica; tutte le aree, infatti ricadono nel Biodistretto della Via Amerina”.

E ancora: “Stiamo parlando di piccoli borghi la cui sussistenza si basa sulla produzione e promozione dei propri prodotti locali e nel richiamo del turismo di prossimità e ci chiediamo come le due cose si possono conciliare con siti di stoccaggio nucleare senza stravolgere la loro stessa essenza.
Questi potenziali siti sono stati individuati in modo preliminare con procedure standardizzate che secondo noi non hanno valutato appieno la specificità ambientale dei luoghi, ad esempio: i siti individuati sono pressoché confinanti a monumenti naturali e parchi nazionali notoriamente riconosciuti e a zone di sorgenti in uso ad acquedotti dei nostri comuni. Inoltre, uno dei siti, pure se ricadente a livello amministrativo in zona sismica 3, quindi considerata molto buona per questo sito di stoccaggio, è incuneata nella zona sismica 2, molto meno idonea. Lasciateci dire che i terremoti non seguono i confini amministrativi.
La nostra posizione non è miope rispetto a quella che è un’esigenza nazionale di trovare zone in cui sia possibile stoccare per ben 300 anni rifiuti radioattivi, prodotti in seguito ad usi sicuramente necessari (Tac, radiografie, ricerca scientifica, ecc.), ma riteniamo che per le motivazioni sopra esposte questo non sarà possibile nei territori dei nostri comuni.
Vogliamo assicurare ai nostri concittadini che saremo uniti in questo percorso per contrastare ragionevolmente, con tutti mezzi possibili e in tutte le sedi istituzionali, la grande questione deposito nucleare nei nostri territori”.

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