Battistoni contro il deposito delle scorie radioattive nella Tuscia? Non ci crede il deputato del M5S Gabriele Lorenzoni, che ricorda come fu proprio il Governo Berlusconi, dieci anni fa, a battersi per la reintroduzione del nucleare in Italia.
“Apprendo con stupore che il senatore Battistoni di Forza Italia, così come lo stesso Salvini – dice Lorenzoni – hanno tuonato contro il Governo, reo di aver finalmente pubblicato la mappa dei potenziali siti candidati allo stoccaggio dei rifiuti radioattivi, mappa prevista proprio da una legge emanata durante il Governo Berlusconi, l’articolo 27 del Decreto legislativo 31/2010. Forse il senatore non ricorda che nel luglio del 2010 il suo partito faceva del ritorno all’energia nucleare il proprio cavallo di battaglia, come panacea assoluta al fabbisogno energetico del Paese, senza preoccuparsi minimamente delle scorie radioattive che tale produzione comporta. All’epoca erano forse un problema secondario?”.
Per Lorenzoni quello di Battistoni è un ambientalismo di facciata, farlocco: “La nuova corrente ambientalista farlocca del centrodestra stia serena, poiché, come già detto dai ministri Patuanelli e Costa, l’individuazione dei potenziali siti in questione vedrà la partecipazione degli enti territoriali coinvolti e la condivisione coi cittadini delle zone interessate, e non è detto che alla fine debba essere proprio un sito del viterbese il luogo finale di destinazione delle scorie. Nel frattempo, con questo atto si è interrotta finalmente la procedura di infrazione pendente nei confronti dell’Italia, ancora priva del programma nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi, derivante che in questo momento vengono gestiti in luoghi provvisori e non sicuri”.