Durante la trasmissione Chi l’ha visto ennesimo appello degli amici dell’ospedale Sant’Anna di Ronciglione. Dopo la petizione già sottoscritta da migliaia di cittadini, “il nostro impegno – spiegano – continua portando l’appello, per la riapertura del Sant’Anna, anche all’attenzione dei media”.
Si rivolgono soprattutto alla Regione, alla Asl e a tutte le amministrazioni locali affinché prendano “in considerazione la riapertura dell’ospedale e soprattutto del suo pronto soccorso. Il nostro territorio deve essere riconosciuto come area disagiata per la morfologia, la tortuosità delle strade e la loro pericolosità, ovvero per tanti motivi che ben tutti conosciamo: frane, caduta alberi, attraversamento animali, gelo, nebbia e soprattutto la distanza dall’ospedale Belcolle di Viterbo”.
“Non possiamo sopportare – aggiungono – che i soldi pubblici vengano spesi su strutture private, così come è stato fatto anche durante l’emergenza Covid. Nella nostra provincia ci sono ospedali periferici, come il Sant’Anna di Ronciglione, che sono pronti anche con posti letto e sale operatorie per essere subito operativi e potrebbero essere utili per affrontare le patologie minori, andando così a decongestionare gli ospedali principali”.
“Ce la stiamo mettendo tutta – concludono – e insieme a noi ci sono tanti liberi cittadini che, in prima persona, si sono messi a disposizione per il bene comune. Continuiamo a lottare insieme per una sanità più pubblica, più territoriale e più vicina alle esigenze della gente. Siamo convinti che sia possibile la riapertura del pronto soccorso e dell’ospedale Sant’Anna di Ronciglione”.