La provincia di Viterbo la più contagiata nel Lazio e tra le più colpite dall’epidemia a livello nazionale. Dopo le notizie uscite nelle settimane scorse sul famoso valore Rt, a certificare questa situazione è stata l’ultima ricerca sulla qualità della vita pubblicata da Italia Oggi e compiuta dall’Università La Sapienza di Roma.
“Nonostante il lavoro lodevole svolto dal personale sanitario e le rassicurazioni fornite dai vertici della Asl – commenta Luisa Ciambella – anche Italia Oggi certifica che in provincia di Viterbo qualcosa nella strategia di contrasto al virus non ha funzionato”.
La consigliera comunale dem, come si ricorderà, sin dall’inizio dell’epidemia si è battuta per far in modo che venissero messe in piedi misure più stringenti per il contenimento del contagio. Sua la proposta di fare più tamponi per tracciare il più possibile il virus ed isolare gli eventuali asintomatici. Al riguardo aveva presentato anche una proposta in Comune per l’acquisto di tamponi rapidi da utilizzare per screening nelle scuole. In sede di variazioni di bilancio non se n’è fatto però nulla e la cifra preventivata, 20 mila euro, è stata alla fine dirottata sull’Emporio Solidale.
“Per quanto riguarda Italia Oggi – aggiunge Luisa Ciambella – si tratta di dati recentissimi, aggiornati all’8 novembre. Essi dimostrano che si poteva fare di più. Su mia proposta, eravamo riusciti ad esempio a stanziare 20 mila euro nel maxi emendamento da destinare all’acquisto di test antigenici rapidi. Un’iniziativa che doveva essere di supporto alla Asl, mirata solo al rientro in sicurezza dei bambini dalle quarantene scolastiche e a isolare gli asintomatici, e distinta da quella organizzata dall’azienda sanitaria, e non da sovrapporre a questa, come l’ha intesa poi il sindaco. Risorse che a questo punto sarebbero rimaste inutilizzate. Mi consola che vadano a sostegno dell’attività dell’emporio solidale”.