La pandemia ha fatto la sua prima vittima a Vignanello. Si tratta dell’ex sindaco e attuale presidente del Consiglio comunale, Tullio Stefanucci, morto a Belcolle dove ha lottato per giorni per sconfiggere il Covid. Non ce l’ha fatta. La notizia ha lasciato attonita l’intera comunità.
I funerali si svolgeranno lunedì 30 alle 15 nella Chiesa Collegiata. Per chi non riuscisse ad entrare è stato istituito il divieto di sosta in tutta la piazza per recuperare il massimo spazio possibile all’esterno. Il numero di presenze in chiesa è infatti limitato e in ogni caso, come nota il Comune in un avviso alla cittadinanza, è saggio e prudente evitare qualsiasi forma di assembramento. Nella Chiesa Collegiata sarà allestita la camera ardente, a partire dalle 12 e fino alle 14, per chi volesse dare un ultimo saluto a Tullio. Si entra uno alla volta, rispettando i distanziamenti e con la mascherina. Prima, alle 11.55 sarà osservato un minuto di silenzio da parte del Consiglio comunale e del personale in servizio.
“Tutta la cittadinanza – dice il sindaco Federico Grattarola – conosce Tullio come una persona onesta, socievole, attenta ai bisogni della gente, disponibile e sempre pronta all’ascolto. Non è un caso che sia stato in politica per oltre quarant’anni. Classe 1946, iniziò a fare politica attiva nel 1975 militando nelle file del Partito socialista italiano. Amava definirsi un uomo di sinistra e progressista. Nella vita amministrativa entrò nel 1981 e successivamente dal 1988 al 1990 ricoprì anche la carica di sindaco. Amava Vignanello e non c’era battaglia che non abbia combattuto per il suo paese. Con l’amministrazione che guido questo è il terzo mandato amministrativo e per me non se ne va solo un consigliere ma anche un amico, una spalla, un pilastro che con la sua esperienza e la sua memoria storica è stato un punto di riferimento per tutti noi. Tullio era un uomo delle istituzioni, aveva un forte senso dello Stato e ci teneva particolarmente ad incontrare i giovani del paese per parlare di politica, storia amministrativa e di diritti e doveri; sovraintendeva personalmente ai lavori per la preparazione delle elezioni del Consiglio comunale dei giovani. Dialogava con tutte le generazioni perché sapeva ascoltare e aveva un legame particolare con i suoi amici che sono la sua seconda famiglia. Ci giungono anche le Condoglianze dalla cittadinanza di Birgu dove diceva di voler passare i prossimi anni, visto il legame che era riuscito a creare con gli amici maltesi con cui siamo gemellati. Tutto questo a riprova di quanto già manchi a tutti quelli che lo hanno conosciuto e nella sede del locale Partito laburista era già praticamente di casa. Riposa in pace amico mio e le parole non saranno mai abbastanza per ringraziarti della tua fiducia, del tuo supporto e della tua vicinanza in questi anni”.