E’ indispensabile derogare alla richiesta specialistica per la fornitura di ossigeno liquido, introducendo la sola richiesta del medico curante nel caso di malati Covid, con insufficienza respiratoria, in cura presso il proprio domicilio”.
E’ la richiesta che inoltra ai vertici della Asl Luisa Ciambella (Pd), che sulla vicenda presenterà questa settimana anche un’interrogazione al sindaco: “Un paziente che necessita di ossigenoterapia continua, se si considera un flusso di 2 litri al minuto di ossigeno, esaurirà in poco più di 8 ore una bombola da 1000 litri, che come tale sarà assolutamente insufficiente a garantire la gestione del suo problema. Le bombole di O2 liquido – spiega la consigliera comunale del Partito democratico – rappresenterebbero una comodità quando si deve garantire al paziente una fornitura di ossigeno in quantità sufficiente a consentire la somministrazione quotidiana, e per diverse giorni, soddisfacendo i protocolli di ossigenoterapia domiciliare a lungo termine (O2-Lto), come nel caso dei Covid respiratori, e consentendo di evitare il disagio legato al continuo via vai delle bombole e alla conseguente difficoltà di reperirle. Per questo sarebbe indispensabile derogare alla richiesta specialistica per la fornitura di ossigeno liquido introducendo la sola richiesta del medico curante nel caso dei malati Covid con insufficienza respiratoria a domicilio”.