Le scuole, per il sindaco Arena, sono diventate un incubo. Da quando non le ha chiuse, pur volendolo fare, per le pressioni dei “genitori lavoratori” che non avrebbero saputo dove lasciare i figli, sta tutti i giorni appiccicato ai report della Asl per capire l’andamento del contagio. Per vedere cioè se, sulla base dei dati provenienti dal laboratorio di genetica molecolare di Belcolle, ha fatto bene o male a fare come ha fatto. Per il momento, si dice confortato dalla lieve diminuzione dei casi. Per il futuro si vedrà.
Oggi Arena, in preda a questa sua quotidiana ossessione, ha diffuso i seguenti dati delle scuole:
14 novembre: infanzia 12 casi, elementari 53, medie 44 (totale 109) e superiori 96
21 novembre: infanzia 11 casi, elementari 46, medie 42 (totale 99) e superiori 89
Conclusioni: “Considerando che nella scuola dell’obbligo – dice Arena – gli studenti sono circa 5000 e nelle scuole superiori circa 6000, parliamo di percentuali molto basse. Tutto ciò dimostra che nelle scuole si rispettano i protocolli sanitari. Ricordo inoltre che scolari e studenti hanno contratto il virus in forma leggera, tanto da curarsi a casa, nessuno di loro, infatti, risulta attualmente ricoverato presso le strutture ospedaliere. Continuerò, comunque, a monitorare quotidianamente l’andamento dei contagi e, qualora dovessi riscontrare dei peggioramenti, valuterò i provvedimenti da adottare. In generale, anche i dati di oggi ci lasciano ben sperare, sono 85 i guariti, di cui 5 in età scolare, contro 20 nuovi positivi, di cui nessuno in età scolare. Non ricadiamo negli errori commessi nella prima fase, quindi, massima attenzione e rispetto delle regole”.
Solo un’osservazione: la non gravità di studenti e alunni di cui parla Arena in realtà non vuol dire proprio nulla, dal momento che qui si parla semmai del contagio che potrebbero trasmettere ai grandi quando, finita la scuola, tornano a casa. Elementare, o no?