Oltre che dai contagi record dei giorni scorsi, che hanno certificato come la nostra provincia risulti una delle più infettate del Lazio, che il Covid abbia colpito la Tuscia oltre ogni più pessimistica previsione è dimostrato anche, e purtroppo, dalla mortalità.
A dirlo è direttamente il ministero della salute in un rapporto, dal titolo Andamento della mortalità giornaliera nelle città italiane in relazione all’epidemia Covid, all’interno del quale sono confluiti i dati del Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio. Ebbene, secondo questo studio Viterbo è una delle città italiane con più decessi e come tale meritevole di particolare sorveglianza da parte delle autorità governative.
Il periodo preso in considerazione è di due mesi (settembre e ottobre) e quindi sono esclusi dal calcolo i decessi avvenuti, peraltro in misura anche maggiore, nelle ultime tre settimane. Il ministero parla espressamente di “eccesso significativo di decessi”, ponendo Viterbo all’interno di una poco invidiabile classifica insieme a Roma, Perugia, Bolzano, Torino, Milano, Venezia, Genova, Cagliari, Bari, Palermo e Catania.
La situazione, come emerge sempre dal rapporto, è precipitata guarda caso nel mese di ottobre, quando si è registrata l’escalation dei contagi: 63 persone decedute contro le 47 che statisticamente, sulla base dei dati storici, ci si sarebbe dovuti attendere (+34%). Il picco si è registrato nella settimana dal 7 al 13: 21 morti, in maggioranza nella fascia di età oltre gli 80 anni.