Se il buongiorno si vede dal mattino, lo screening organizzato dal Comune nelle scuole della città rischia di rivelarsi un fallimento. Oggi, infatti, di tamponi alla scuola Egidi – la prima ad essere interessata dall’iniziativa, seguiranno domani e venerdì la Vanni e la Fantappiè – su oltre 500 alunni si sono presentati a fare il testo meno di 250.
Il dato per certi versi è facilmente spiegabile, dato che molti genitori, per evitare di finire magari in quarantena o in isolamento, cercano di evitare di incorrere in sorprese sgradite. Un’eventualità, questa, a dirla tutta paventata, prima dell’inizio dello screening, da più di una persona in Consiglio comunale, tanto è vero che Luisa Ciambella – strenua sostenitrice dei tamponi per alunni e studenti – aveva proposto di limitare lo screening solo alle classi in quarantena. In questo modo, aveva detto, si sarebbe ristretto il campo in un segmento per certi versi già preparato all’eventuale esito positivo del test. Ma non c’è stato nulla da fare: Arena e altri della maggioranza hanno voluto andare avanti in questo modo.
Complessivamente questa “ondata” di tamponi dovrebbe interessare circa 1600 studenti. Come detto, se l’andamento continuerà ad essere quello che si è visto oggi, difficilmente si riuscirà ad arrivare alla metà. Un fenomeno simile si era registrato nei giorni scorsi ad Acquapendente.
I test interessano, oltre che gli alunni, anche il personale, sempre su adesione volontaria: poco meno di 100 quelli eseguiti alla Egidi.