La Regione presenta domani il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ferma le visite a domicilio per i medici di base ai malati Covid. Lo ha annunciato l’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato intervistato a RaiNews24.
“Contro il Covid – ha detto D’Amato – abbiamo bisogno di un esercito unito e in questo esercito devono esserci anche i medici di medicina generale. Basterebbe che ogni medico si prendesse carico dei suoi 10 pazienti contagiati, perché la media è questa, chiamandoli quotidianamente e visitandoli a domicilio quando necessario”.
Secondo la Regione è “innanzitutto compito della medicina territoriale farsi carico, con i dovuti mezzi di protezione e la dovuta formazione, di questi pazienti che molte volte non sono affetti unicamente da Covid, ma anche da altre patologie croniche. Pertanto l’assunto del Tar per cui gli mmg dovrebbero occuparsi soltanto dell’assistenza ordinaria domiciliare (non Covid) è tecnicamente impossibile in una visione olistica del paziente, vorrebbe dire che un anziano iperteso diabetico e con il Covid può avere un’assistenza domiciliare dell’mmg solo per le patologie croniche anziché per l’intero quadro clinico. Proprio in questi giorni, attraverso il commissario nazionale per l’emergenza, si stanno distribuendo a tutti i medici i kit per i tamponi rapidi antigenici, da fare nei loro studi, o presso locali messi a disposizione dalle Asl e dei Comuni e lì dove necessario anche a domicilio ed è per questo che la Regione Lazio ha disciplinato su base volontaria e nell’ambito delle prerogative attribuite dalla legge questa modalità. Ora c’è un rischio di un danno grave e irreparabile alla rete dell’assistenza territoriale nel contrasto alla pandemia”.