Sta facendo discutere ad Acquapendente la decisione di alcune famiglie di non far fare ai figli il tampone rapido nell’ambito di uno screaning su base volontaria organizzato giovedì dal Comune per monitorare il contagio nelle scuole medie e in una classe, attualmente in quarantena, della scuola dell’infanzia.
Alle medie, su un totale di 124 alunni iscritti, 89 quelli che si sono sottoposti al tampone. Di essi, solo 2 hanno dato riscontro positivo, evidenziando, però, una bassa carica virale. Tutti i tamponi effettuati al personale docente e Ata hanno dato, invece, esito negativo. Per quanto riguarda la classe della scuola dell’infanzia, su un totale di 18 bambini, solo 10 si sono sottoposti al test rapido. Tutti i referti sono negativi.
L’amministrazione dal canto suo ringrazia chi ha partecipato: “Con il vostro esempio, mostrando attenzione verso la tutela di tutta la comunità, avete dato dimostrazione di cittadinanza attiva e di rispetto del bene comune”. Ma non tutti hanno apprezzato la decisione delle 43 famiglie, che, chissà per quale motivo (sicuramente qualcuno magari anche comprensibile) che non hanno voluto avallare il monitoraggio: “Il controllo di tutti avrebbe contribuito a valutare meglio questa fase di complicata e complessa fase epidemiologica. Chi si è sottoposto al test si domanda perché tanti altri hanno preferito far finta di nulla. Dando così un cattivo esempio che non fa bene a nessuno”.