Contro la decisione del sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi, di chiudere le scuole di ogni ordine e grado fino al 24 novembre ha presentato ricorso al Tar un gruppo di genitori. Sembra che l’iniziativa sia stata in qualche modo organizzata e diretta dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Silvia Blasi.
In estrema sintesi, secondo questi genitori, che peraltro chiedono al Comune anche il risarcimento dei danni, Giulivi avrebbe adottato il provvedimento di chiusura senza avere nessuna certezza della tesi secondo la quale i contagi registrati nella cittadina tirrenica avrebbero trovato proprio all’interno delle aule scolastiche l’ambiente adatto per dilagare. Contestano inoltre la gravità della situazione in città, laddove – è il loro punto di vista – l’incidenza dei positivi in rapporto al numero dei residenti non sarebbe affatto alta.
Sarà interessante verificare cosa risponderanno i giudici amministrativi, se è vero che il provvedimento di Giulivi è intervenuto per l’accertamento della positività di tredici insegnanti, dodici della scuola dell’infanzia e della primaria, più una dell’Istituto Cardarelli. In virtù dell’alto numero di insegnanti positive, sono state messe in quarantena 11 classi, per un totale di 180 bambini (la maggior parte) e studenti. Tra i positivi anche alcune unità di personale Ata e Aec, più 2 dipendenti della mensa.