Tredici insegnanti contagiate a Tarquinia. Dodici della scuola dell’infanzia e della primaria, più una (attualmente in via di guarigione) dell’Istituto Cardarelli. Numeri impressionanti, resi noti dal Comune qualche ora fa dopo la comunicazione da parte della Asl di ulteriori 13 positivi accertati nelle ultime 24 ore, che salgono così, complessivamente, a 87.
A Tarquinia il sindaco Giulivi le scuole le ha chiuse già da una settimana. E adesso si capisce perché. Va detto che, proprio in virtù dell’alto numero di insegnanti positive, al momento sono in quarantena 11 classi, per un totale di 1802 bambini (la maggior parte) e studenti. Tra i positivi vanno segnalate anche alcune unità di personale Ata e Aec, più 2 dipendenti della mensa per contatto diretto con conviventi positivi e familiari di alunni che in questi giorni hanno sviluppato sintomatologia da contatto e per i quali è stato richiesto il tampone molecolare.
Le richieste di tampone arrivate dai medici di famiglia riconducibili ai contatti con la scuola sono ben oltre 30, alcune in attesa di risposta già nelle prossime ore. Il sindaco, in contatto constante con le dirigenti scolastiche e la Asl, sta ricevendo in queste ore comunicazioni di ulteriori classi che verranno messe in quarantena per casi accertati di positività.
“Una situazione attualmente in crescita – commenta Giulivi – ma che dovrebbe moderarsi per effetto dell’ordinanza in vigore dal 2 novembre, emanata sul principio costituzionale del diritto alla salute e con il chiaro intento di bloccare prima possibile l’incremento della diffusione del contagio. Invitiamo pertanto la cittadinanza a mantenere la calma, a rispettare le linee guida governative e a non tenere conto delle false e tendenziose informazioni che in queste giorni stanno circolando sui social con l’unico obbiettivo di distorcere la realtà, generando confusione in un momento di criticità che le istituzioni, tutte, stanno affrontando mettendo al primo posto la salute dei cittadini. Siamo consapevoli che quello che stiamo vivendo è un momento di difficoltà di tante famiglie, genitori bambini ed anziani, e siamo vicini a tutti coloro che stanno attraversando questa situazione, ai medici di famiglia, agli operatori sanitari, alle forze dell’ordine e a tutti gli attori coinvolti nell’emergenza in corso”.