Da mercoledì 4 novembre scuole dell’obbligo chiuse per almeno due settimane a Capranica, Nepi, Montefiascone e Orte. In tutti e tre i casi la decisione è stata adottata alla luce dei contagi crescenti tra gli alunni delle elementari e gli studenti delle medie inferiori. Senza considerare quelli registrati nelle loro famiglie.
Invece, ancora nulla di fatto nel capoluogo nonostante la situazione, come ammette lo stesso sindaco, Giovanni Arena, sia molto difficile. Addirittura, drammatica. Basti pensare che solo nella giornata odierna su 52 contagi, che fanno restare Viterbo salda nei piani alti della classifica delle città più infettate d’Italia, 18 sono riconducibili ad alunni e studenti.
Arena ha detto di voler conoscere, prima di emettere l’ordinanza di chiusura, il contenuto del nuovo Dpcm (insomma, spera che siano o il Governo o la Regione a togliergli le castagne dal fuoco). Nel frattempo, un gruppo di genitori gli ha spedito una lettera per dire no allo sospensione delle lezioni. In corso in queste ore varie riunioni tra il sindaco, i presidi e il provveditore. Con un indice di trasmissione del contagio oltre il 2, bisogna comunque prendere provvedimenti immediati.