Ha lottato per cinque giorni contro il coronavirus, intubato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Spallanzani di Roma. Poi, si è aggravato di colpo e oggi se n’è andato per sempre. Giovanni Bartoloni, 51 anni, è morto così. Non soffriva di altre malattie. Portato via da un virus assurdo dopo una ventina di giorni con sintomi influenzali che all’inizio non sembravano troppo gravi. Infine, un progressivo peggioramento e quando ha cominciato a respirare con difficoltà il ricovero allo Spallanzani, ma non c’è stato nulla da fare. La situazione è precipitata la notte scorsa. Di Soriano nel Cimino, ma da tempo residente a Roma, dove viveva con la famiglia, era attualmente portavoce del presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini. Precedentemente aveva lavorato in Alitatia, all’Agenzia delle entrate, al Parlamento europeo e prima ancora era stato collaboratore di Enrico Gasbarra, quando questi era presidente della Provincia di Roma, e dell’ex ministro Augusto Fantozzi. Lo piange l’intera Regione e la comunità giornalistica di Roma e del Lazio. Professionista d’esperienza, disponibile a discutere di notizie e politica – scrive Repubblica – lascia un vuoto incolmabile.
“La notizia che non avremmo mai voluto dare -. scrive il Pd regionale del Lazio -. Giovanni non c’è l’ha fatta. Giovanni è Giovanni Bartoloni. Si è arreso a questo male maledetto che in troppi ridicolizzano, e che da giorni lo aveva aggredito in maniera fortissima. Quasi un monito per tutti quelli che lo sottovalutano, a dimostrazione di quanto sia invece cattivo e pericoloso. Giovanni era un uomo e un professionista apprezzato da tutti. Lascia un bambino e una famiglia alla quale tutti ci stringiamo attorno”.
Alla famiglia le condoglianze della redazione del Viterbese.