Mentre la situazione all’interno delle scuole è sempre più preoccupante, il sindaco Giovanni Arena e i dirigenti dei vari istituti non riescono a trovare soluzioni in grado di limitare il più possibile le occasioni di contagio. Il riferimento è alla didattica a distanza, caldeggiata da Arena, in parte già adottata in qualche scuola superiore, ma fondamentalmente ancora poco utilizzata. Nessuno, anche sulle spinte dei genitori, vuole prendersi la responsabilità di decidere in maniera decisa in questa direzione. Non lo vuole fare il sindaco, né i presidi, come dimostra il fatto che la riunione convocata apposta stamattina dal primo cittadino si è risolta in un nulla di fatto. “Aspettiamo – è stato detto – se arrivano indicazioni da Roma”.
“Si è tenuto questa mattina – dice Arena – l’incontro con i cinque dirigenti scolastici degli istituti superiori del comune di Viterbo. Grande disponibilità da parte loro e da parte del dirigente provinciale Peroni. Alcuni degli istituti stanno già garantendo agli studenti l’alternanza tra attività didattica in presenza e a distanza, seppur con modalità differenti, anche in base agli spazi e alle superfici delle aule a disposizione. Prima di decidere quanto e se incrementare tale alternanza, e prima di valutare modalità diverse di ingresso e uscita dagli istituti, è necessario attendere la circolare esplicativa di quanto riportato nel dpcm di ieri, che dovrebbe arrivare entro un paio di giorni. Su una cosa però non ci sono dubbi: l’ingresso scaglionato a partire dalle ore 9 non risulta essere la soluzione. Perlomeno non risulta esserlo a Viterbo. Qui non ci sono mezzi che passano ogni dieci minuti, come ad esempio la metro nelle grandi città. A Viterbo i ragazzi dai paesi arrivano con gli autobus. I mezzi di trasporto sono pochi e altrettanto limitate sono le corse che collegano i comuni della provincia alla nostra città. Consentire l’ingresso degli studenti alle 9 significherebbe aggravare la situazione e aumentare la concentrazione dei ragazzi fuori gli istituti o in altri luoghi, in attesa dell’ingresso. Ed è proprio fuori il problema maggiore dei contagi. In settimana, non appena ricevuta dai dirigenti scolastici la circolare esplicativa del recente decreto, ci aggiorneremo per concordare e condividere decisioni e azioni per la sicurezza dei nostri ragazzi”.