Viterbo, con 39 nuovi casi nelle ultime 24 ore, epicentro del contagio. Il sindaco Arena, preoccupato per la situazione delle scuole, ha cercato di convincere i colleghi degli altri comuni ad agire insieme per la chiusura degli istituti, ovvero per varare un provvedimento volto ad aumentare alle superiore la didattica a distanza. Ma niente: non l’ha seguito nessuno. E così la riunione convocata per domenica mattina in videoconferenza si è risolta in un nulla di fatto. I sindaci dei paesi dove sono ubicati istituti di secondo grado hanno detto no. I contagi d’altra parte, a Bagnoregio come a Bassano Romano, non destano preoccupazione come a Viterbo.
“Si è tenuta – ha commentato Arena, ammettendo di non poter far leva sui colleghi – la riunione del Comitato di rappresentanza dei sindaci per la sanità, convocato per valutare la questione della didattica a distanza per le scuole superiori. Alla riunione sono intervenuti, tramite collegamento online, anche i sindaci dei paesi della provincia che ospitano nei propri comuni istituti superiori. Sono chiaramente situazioni diverse. Viterbo ha registrato casi positivi tra gli studenti. Chiederò pertanto ai dirigenti scolastici degli istituti superiori del comune di Viterbo, in accordo con il dirigente scolastico provinciale Peroni, di incrementare, se possibile, l’alternanza tra attività didattica in presenza e a distanza. Questo consentirebbe la diminuzione del numero degli studenti all’interno degli istituti e si andrebbe ad alleggerire la presenza sui mezzi di trasporto. Chiederò inoltre di individuare un’altra modalità di ingresso e di uscita dei ragazzi dalle scuole. Mi sto attivando per fissare nella giornata di lunedì 19 ottobre l’incontro per condividere e valutare con gli stessi dirigenti scolastici delle superiori queste ipotesi, o individuare altre valide soluzioni che possano consentire e garantire il prosieguo dell’attività scolastica in sicurezza”.