Fine anno cruciale per quanto concerne il futuro dei progetti per la geotermia nell’Alta Tuscia. Dopo l’accoglimento, due giorni fa, del ricorso presentato dai Comuni del comprensorio al Tar del Lazio per ottenere l’annullamento del permesso di ricerca relativamente all’impianto di Castel Giorgio (il collegio ha fissato l’udienza di merito per il prossimo 12 gennaio), si apprende che il 22 dicembre sul progetto di Torre Alfina si esprimerà invece il Consiglio di Stato.
“Il ricorso – dice il sindaco di Acquapendente, Angelo Ghinassi – è stato promosso dai Comuni di Acquapendente, Orvieto, Castel Giorgio e Castel Viscardo (cioè tutti i comuni citati in primo grado dalla Itw&Lkw, ndr), dalla Provincia di Viterbo, dalla Regione Lazio, dalla presidenza del Consiglio dei ministri, dal ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e dal ministero per i beni culturali e il turismo. Per entrambi i ricorsi (quello di Castel Giorgio e quello di Torre Alfina, ndr) – conclude Ghinassi – attendiamo fiduciosi. La battaglia in ogni caso continuerà perché nessun impianto è accettabile senza il consenso di chi sul territorio ci vive. Il fatto che tutti i Comuni dell’area abbiano espresso una decisa e concorde contrarietà non può essere un fatto secondario. La democrazia viene prima degli interessi di impresa”.