Nove consiglieri si dimettono e cade il Comune di Montefiascone. Il sindaco Massimo Paolini va a casa sfiduciato, oltre che dalla minoranza (Luciano Cimarello, Giulia Moscetti e Giulia De Santis del Pd, più Rosita Cicoria del M5S), anche da quattro consiglieri di centrodestra: i leghisti Augusto Bracoloni e Angelo Merlo, Luciano Femminella, ex presidente del Consiglio comunale, l’ex assessore all’ambiente Rita Chiatti di Forza Italia e Rossano Capocecera di Fratelli d’Italia.
E’ stato proprio il passaggio di quest’ultimo nella fila dei dissidenti la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La sua firma è stata determinante per fa venir meno la maggioranza numerica che, seppure risicata, avrebbe ancora tenuto in piedi Paolini. Già da tempo si erano infatti sfilati i due leghisti e Femminella, mentre Rita Chiatti era salita sull’Aventino in estate quando le erano state revocate le deleghe.
I nove consiglieri hanno depositato le firme giovedì pomeriggio presso uno studio notarile a Viterbo. Stamattina la presentazione della lettera di sfiducia al protocollo del Comune, consegnata dall’ex sindaco e attuale capogruppo del Pd Luciano Cimarello.
La caduta dell’amministrazione giunge al termine di quattro anni vissuti in maniera spericolata dalla compagine uscita vincitrice alle elezioni del 2016. Non sono mancati i rimpasti, i cambi di casacca, le dimissioni di alcuni e i dimissionamenti di altri. Di fronte a un panorama tanto frastagliato nulla ha potuto fare il sindaco Massimo Paolini, che pure ha doti di diplomazia e mediazione. Ostaggio delle lite interne, è andato avanti cercando di ammortizzare il più possibile i colpi per restituire alla città l’immagine di un’amministrazione impegnata a fare cose. Non è bastato.