Stato di massima allerta dopo i 44 casi accertati nelle ultime 24 ore. Alla Asl sono stati convocati, oggi pomeriggio, i sindaci di Ronciglione, Nepi, Civita Castellana, Vetralla e Viterbo per fare il punto della situazione e verificare la possibilità di mettere in atto misure urgenti per limitare il contagio. Il timore è che, proseguendo la crescita esponenziale dei positivi, possa andare in tilt il sistema sanitario locale. Riferimento ai posti letto a malattie infettive, ma anche e soprattutto ai possibili ricoverati a terapia intensiva.
Va detto ad onor del vero che anche nella Tuscia, come nel resto del Paese, per ora all’aumento dei contagiati non corrisponde un aumento proporzionale di quanti devono ricorrere alle cure ospedaliere. Il virus sembra meno potente di quanto s’è visto a marzo e aprile, ma non c’è da fidarsi. Nessuno in questo momento è in grado di prevedere il futuro: saranno solo i numeri delle prossime settimane a dire come potrebbe evolversi il contagio nei mesi invernali. Per questo c’è necessità di prevenire il più possibile.
E dunque la prevenzione è la strada che ufficialmente si è deciso di percorrere ancora con più decisione da oggi rafforzando i controlli anche in provincia di Viterbo. Spetterà ai sindaci vigilare, tramite la polizia locale, all’esterno delle scuole, quando, all’entrata e all’uscita degli studenti, si verificano un po’ ovunque pericolosi assembramenti. Controlli anche nei luoghi della movida e in questo caso sono state allertate le altre forze dell’ordine: carabinieri, polizia e Guardia di finanza.
Insomma, parte una stretta su controlli, necessaria, è stato spiegato, per evitare problemi maggiori nelle prossime settimane. La situazione potrebbe sfuggire di mano da un momento all’altro, motivo per cui è opportuno che ognuno si attenga scrupolosamente alle regole: mascherina sia nei luoghi pubblici al chiuso e all’aperto. Necessità di evitare contatti stretti con conoscenti e amici o compagni di scuola. In ogni caso, obbligo di formare gruppi numerosi che si muovano nelle strade dei paesi come se nulla fosse cambiato in questi mesi o stesse accadendo.