“Per i casi sospetti la tipologia consigliata e più veloce è il tampone rapido con la ricetta dematerializzata”.
E’ quanto prevede la circolare della Direzione regionale salute del Lazio inviata stamattina a tutti i direttori generali delle Asl, ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta con “chiarimenti operativi per le modalità di prescrizione appropriata”.
“Il tampone rapido test antigenico – comunica in una nota l’Unità di crisi della Regione Lazio – rappresenta lo strumento diagnostico di primo livello in una fase di screening massiva come quella attuale, mentre il test molecolare deve essere dedicato a conferme di eventuali positività al tampone rapido antigenico. Entrambi gli strumenti diagnostici sono validati e il combinato disposto del loro utilizzo consente velocità di refertazione e capacità quantitativa. Inoltre il test molecolare è indicato per le persone sintomatiche a rischio di sviluppare malattie in ragione delle eventuali comorbidità, e alle persone in contatto regolare con individui a rischio di sviluppare malattie”.
Dunque, tutte le prescrizioni dei test molecolari non accompagnate da dettagliata scheda di notifica alle Asl da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta “dovranno essere gestite come prescrizioni di test antigenici per agevolare la refertazione che avviene nell’arco di 30 minuti. Per l’esecuzione dei tamponi rapidi test antigenici non a carico del Servizio sanitario regionale è disponibile anche la rete dei laboratori privati autorizzati che ha raggiunto quota 65 strutture. Queste disposizioni vanno ad integrare le circolari ministeriali tutte antecedenti la validazione dei tamponi rapidi test antigenici”.