Per venerdì 9 ottobre è stato proclamato lo sciopero globale per il clima dal movimento di Fridays For Future, che chiede che la lotta per l’ambiente sia considerata una vera priorità. A Viterbo, il movimento ha organizzato un sit-in a piazza delle Erbe, il cui tema principale riguarderà il cambiamento climatico, anche in relazione all’emergenza Covid.
“Questa particolare situazione – dicono gli attivisti del movimento – infatti ha avuto forti ripercussioni sulla questione ambientale, sia positive che negative. E’ evidente come il minore utilizzo dei mezzi di trasporto e il lockdown abbiano costretto molte attività alla sospensione della produzione, riducendo il consumo dei combustibili fossili. Anche l’inquinamento dovuto al consumo di carni pregiate, più dannose per l’ambiente, è diminuito, grazie alla chiusura di ristoranti e hotel. Ma queste informazioni non devono rassicurare troppo: a causa della pandemia sono slittati infatti alcuni importanti incontri che avrebbero rappresentato dei veri passi avanti, come la Conferenza sul clima COP26, che avrebbe dovuto svolgersi a Glasgow a novembre, e che invece è stata rimandata di un anno”.
“Sicuramente – concludono – l’impegno per uscire dalla situazione di emergenza attuale ha la priorità, ma è importante non dimenticarsi che il tempo che ci rimane è poco. E’ importante pretendere che la politica avvii ora una trasformazione economica e sociale nella direzione giusta per il nostro pianeta, ora che si avvicina il momento per ricostruire il futuro.
E’ importante rendersi conto di quanto sia fragile la nostra società di fronte ad una crisi come quella che stiamo vivendo, e di quanto lo sarà di fronte a quella che, se non agiamo ora, ci aspetta: la crisi climatica, che ormai è alle porte”.
In piazza anche la Rete degli studenti medi, che considerano quella del clima “una delle sfide più urgenti da affrontare. Sfida molto sentita soprattutto dai giovani, che saranno le principali vittime delle scelte sbagliate e dell’inerzia che la politica di oggi continua a portare avanti su questa tematica. E’ importante, infatti, agire ora, perché il tempo è sempre meno e gli obiettivi sono sempre più ardui. Se ci fossimo impegnati dal 2010 nella riduzione delle emissioni, per mantenere il riscaldamento al di sotto di 2° sarebbe stato sufficiente un taglio delle emissioni del 2% annuo. Da allora, però, le emissioni sono solo aumentate, rendendo necessario un taglio delle emissioni del 7% ogni anno per restare sotto la soglia stabilita dall’Accordo di Parigi del 2015. Inoltre, mentre nel 2010 si stimava di avere 30 anni a disposizione per raggiungere questo obiettivo, oggi sappiamo di averne solo 10, prima che il nostro pianeta subisca danni irreversibili.
Dunque è necessario agire, ed è necessario farlo ora”.
La Rete, inoltre, per dare un contributo concreto alla lotta per il contrasto all’inquinamento, venerdì alle 16 pulirà dai rifiuti il Boschetto 1° Maggio a Civita Castellana.