Sono oltre 14 mila i cittadini della Provincia di Viterbo che percepiscono il Reddito di cittadinanza con un importo medio mensile che si aggira intorno ai 550 euro. Ma ad oggi solo i Comuni di Calcata, Fabrica di Roma, Nepi e Vasanello, hanno attivato i progetti di utilità collettiva con i quali c’è la possibilità di utilizzare queste persone in lavori per la collettività.
“Ci auguriamo per questo – dice il M5S regionale in una nota – che anche gli altri Comuni, purtroppo sottoposti ad ostacoli di varia natura, burocratici e non, possano superare i ritardi dei Centri dell’impiego e attivare convenzioni per le diverse attività, che vanno dalla manutenzione del verde e degli spazi comuni agli impegni a favore degli anziani, dalla tutela del territorio ad interventi nelle biblioteche. Così il Reddito diventa una risorsa per tutta la collettività, oltre per chi ne beneficia”.
In tutto il Lazio sono oltre 260.000 i cittadini che percepiscono il contributo mensile e la maggior parte di questi è ancora in attesa di essere impiegato in servizi di pubblica utilità. Gli oltre 260 mila beneficiari del Reddito di cittadinanza nel Lazio, sono così distribuiti nelle altre province: quasi 185 mila a Roma, 27 mila a Frosinone, quasi 31 mila a Latina, più di 7 mila a Rieti.
In Italia, secondo dati aggiornati al 25 settembre, su 8 mila Comuni sono 735 quelli che hanno attivato regolamenti relativi ai progetti di utilità collettiva previsti dalla legge per un totale di 1422 progetti ed è di qualche giorno fa l’annuncio del presidente del Consiglio Conte di aver incaricato il ministro dell’innovazione Paola Pisano (M5S) di creare una app per incrociare i dati tra percettori del reddito e offerte di lavoro in modo da aumentare in maniera esponenziale il loro reinserimento nel mondo lavorativo e da rafforzare i controlli. Ad oggi, nonostante il periodo di lockdown di diversi mesi e la relativa crisi economica, sono 200 mila su 1.2 milioni i percettori del reddito tenuti a sottoscrivere il Patto per il lavoro.
“Facciamo in modo – sempre il M5S – che queste persone, in attesa di formarsi e trovare un lavoro, possano dare il proprio contributo per la collettività. Tutti devono fare la propria parte”.