• Facebook
  • Twitter
  • Google+
  • YouTube
Il Viterbese
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
Il Viterbese
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
Home » Territorio » Lago di Vico, è ora di dire la verità

Lago di Vico, è ora di dire la verità

29 Settembre 2020

Dal Comitato non ce la beviamo riceviamo e pubblichiamo in merito alla procedura d’infrazione dell’Unione europea per il mancato rispetto dell’ambiente del lago di Vico e la distribuzione di acqua non potabile.

L’Isde alcuni giorni fa ha comunicato di aver ricevuto una nota dalla Direzione generale ambiente della commissione europea in relazione alla situazione del lago di Vico e alla qualità e salubrità delle acque erogate negli acquedotti di Caprarola e Ronciglione. L’Unione europea chiarisce di aver avviato una procedura d’infrazione già dal 25 gennaio 2019 e che sta valutando le risposte fornite dalle autorità italiane.

Dal 25 maggio 2019 la situazione del lago di Vico e quindi dell’acqua erogata non è affatto migliorata. I  provvedimenti presi non hanno dato nessun esito positivo e la Regione Lazio è stata costretta ad emettere una delibera, la 276 del 19 maggio 2020, che declassa ulteriormente la qualità delle acque del lago. Ciò significa che la procedura d’infrazione non potrà essere arrestata e continuerà il suo iter procedurale stabilito in più tappe dai trattati della Unione europea.

Non sappiamo cosa le istituzioni italiane abbiano risposto entro i primi due mesi stabiliti dalla procedura. A nostro parere la Commissione concluderà che il nostro Paese  è venuto meno ai propri obblighi a norma del diritto dell’Ue e quindi la procedura d’infrazione potrebbe continuare con il deferimento alla Corte di giustizia chiedendo di imporre all’Italia una sanzione pecuniaria. Ciò significa che, oltre al danno ambientale e sanitario che ancora oggi viene perpetuato, gli italiani saranno costretti a pagare la sanzione che la Corte di giustizia stabilirà.

Europa cattiva o inadempienza italiana? Sicuramente ci sarà chi dirà che è  colpa della Isde, degli ambientalisti che hanno fatto ricorso alla Unione europea. Le recenti cause intentate, per intimidire coloro che dicono basta ai pesticidi dalla provincia autonoma di Bolzano e firmate da molti agricoltori,  lo dimostrano. Sono considerazioni  commiserevoli fatte da coloro che non hanno la capacità di vedere oltre il loro portafoglio. Quei comitati sono formati da cittadini  che vivono in un territorio simile al nostro, dove le colture intensive e l’uso dei pesticidi stanno distruggendo gli habitat naturali e con essi la nostra salute. Noi  esprimiamo loro tutta la nostra solidarietà.

Vogliamo allora dire tutta la verità: sono anni che continua imperterrito l’avvelenamento del lago e la distribuzione di acqua non potabile dichiarata dalle stesse ordinanze dei sindaci dei Comuni di Caprarola e Ronciglione. 
Sono anni che gli ambientalisti, le associazioni ambientali, i comitati per l’acqua potabile, i medici per l’ambiente, lo stesso Ordine dei medici di Viterbo, i professori dell’Università della Tuscia, i cittadini chiedono il cambiamento, con dati statistici alla mano che comprovano l’inquinamento del lago e l’alta incidenza tumorale nella zona. Chi metterà fine al danno ambientale che ancora continua ad essere inflitto al territorio e alla  inadempienza del diritto civile di avere acqua potabile? Perché i cittadini, che sono i veri danneggiati, debbono pagare anche con moneta sonante i danni provocati da chi non ha preso i necessari provvedimenti?

Una vera giustizia dovrebbe cercare i colpevoli del disastro ambientale, dovrebbe colpire chi ha fatto orecchie da mercante, chi ha negato l’evidenza, chi ha cercato e ancora cerca di farci credere che tutto va bene perché diversamente ne soffrirebbe l’economia. Sappiamo che difficilmente si arriverà a questo e allora concludiamo questo atto di accusa, chiedendo almeno una riflessione: la qualità della vita non dipende dalla genuflessione al dio quattrino, ma dal mantenimento di una ambiente sano, perché l’uomo dipende dall’ambiente e come dimostrato, l’ambiente prima o poi ristabilisce il suo primato. Per questo rivolgiamo un appello accorato a tutti gli uomini. In particolare a coloro che possono determinare il cambiamento: chiediamo  ai produttori la riconversione del prodotto delle monocolture in prodotti certificati biologici di qualità non contenenti la chimica, chiediamo alle Istituzioni di mettere  in atto tutte le misure necessarie al disinquinamento delle acque di superficie e per evitare ulteriore apporto di inquinanti.

Economia e salute possono viaggiare insieme in un territorio che ci offre mille possibilità, la condizione è il rispetto dell’ambiente.

Aicsambiente, Comitato acqua potabile Ronciglione, Coordinamento provinciale dei comitati per l’acqua pubblica Non ce la beviamo

Condividi:

  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...
« Previous Post
Next Post »
Articoli recenti
  • L’Europa di De Gasperi, il futuro dell’Europa (video)
  • Fioroni sul 25 aprile: “De Gasperi istituì una festa di unità”
  • L’interesse di partito non può prevaricare la libertà di coscienza
  • L’intervento di Giuseppe Fioroni al convegno “L’appello di Sturzo, tra progressisti e conservatori”.
  • Fioroni: “Costruire la fratellanza per sperare in un futuro migliore”
  • Il 18 dicembre incontro del Centro Studi Aldo Moro: “Osare la Pace, vivere la Fratellanza”
  • Morte di Nando Gigli, Fioroni: “Un amico che sapeva investire nei giovani”
  • Calenda e Renzi, l’imperativo dell’unità in vista delle elezioni europee
  • Fioroni fa il pontiere al centro e lancia la formazione Tempi Nuovi
  • Autonomie, unità, transizione. Le conclusioni di Fioroni all’incontro di Tempi nuovi (video-2)
  • Autonomie, unità, transizione. L’intervento di Fioroni all’incontro di Tempi Nuovi (video-1)
  • Napolitano, uomo delle istituzioni e autorevole interprete del rinnovamento della sinistra
  • Camaldoli porta allo scoperto l’esigenza di una nuova politica d’ispirazione cristiana
  • La sinistra sceglie Cappato, anche per questo i popolari devono tornare uniti
  • A Roma il convegno di Tempi Nuovi: Autonomia, Unità, Transizione
  • Fioroni al dibattito “Palla al Centro” promosso da Italia Viva
  • Morte Moscatelli, Fioroni: “È stato maestro di vita”
  • Francesco Verderami a colloquio con Giuseppe Fioroni, “Tempi nuovi per l’Europa, nel segno di De Gasperi”
  • Il ritorno in campo dei Popolari: “Noi, catalizzatori di questo ceto medio disarticolato”
  • Fioroni punta alle Europee con il nuovo centro. I “Popolari uniti” corteggiano FI, Calenda, Renzi e Moratti
Menù
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
Meteo

booked.net

Contatti

www.ilviterbese.it

Redazione | Contatti

info@ilviterbese.it

redazione.ilviterbese@gmail.com

GALLERY
L’Europa di De Gasperi, il futuro dell’Europa (video)
Fioroni sul 25 aprile: “De Gasperi istituì una festa di unità”
L’interesse di partito non può prevaricare la libertà di coscienza
Editore: Centro Studi Aldo Moro C. F. 90122270565
Registrazione Tribunale di Viterbo n. 1 del 5 Giugno 2018 | Copyright © 2018 - Il Viterbese.it - All rights reserved
Scroll to top
Skip to content
%d
    Open toolbar Accessibilità

    Accessibilità

    • Aumenta TestoAumenta Testo
    • Diminuisci TestoDiminuisci Testo
    • Scala di GrigioScala di Grigio
    • Più ContrastoPiù Contrasto
    • NegativoNegativo
    • Sfondo BiancoSfondo Bianco
    • Evidenzia LinkEvidenzia Link
    • Testo LegibileTesto Legibile
    • Reset Reset
    Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.