Intanto si apprende dalla Regione che sono già oltre 1 milione le dosi di vaccino consegnate alle Asl che le stanno distribuendo ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai centri vaccinali delle stesse Asl. “Non vi è alcun ritardo – ha spiegato l’assessore D’Amato – poiché anticipare troppo può significare non avere la copertura quando il picco influenzale raggiungerà l’apice e questo potrebbe comportare dei richiami ovvero utilizzare più dosi. Abbiamo previsto, considerata la straordinarietà della campagna di quest’anno che coincide con la pandemia di ampliare la rete di offerta anche attraverso l’utilizzo dei drive-in regionali e della rete delle farmacie come progetto sperimentale. A questo scopo potrebbero essere circa 400 le farmacie del Lazio ad aderire al progetto ‘vaccinazioni in farmacia’. Abbiamo chiesto al Cts un nullaosta alla possibilità che la somministrazione delle vaccinazioni avvenga ad opera e sotto la responsabilità di un operatore sanitario opportunamente formato. Altri Paesi consentono di somministrare la vaccinazione in farmacia tra i quali Francia, Germania e Regno Unito. In questa fase è necessario ampliare il più possibile la rete di offerta”.