Sull’apertura della procedura di infrazione all’Italia aperta dall’Ue per la situazione in cui versa il lago di Vico prende posizione Accademia Kronos, che da anni denuncia l’abuso di sostanze inquinanti letali, quali pesticidi, diserbanti e fertilizzanti chimici, organizzando campagne di sensibilizzazione e producendo documentazioni scientifiche relative al problema dell’inquinamento ed eutrofizzazione del lago.
Anche l’Università della Tuscia, attraverso il professor Giuseppe Nascetti, ha avvalorato quanto denunciato da Accademia Kronos negli anni, aggiungendo uno studio, portato avanti con altri docenti dell’università, relativamente alle sostanze fertilizzanti abbondantemente date nei noccioleti che alla fine, percolando fino al lago, hanno comportato un aumento preoccupante del cianobatterio Plankthotrix rubescens, denominato comunemente alga rossa, che produce una microcistina dannosa per la salute umana e animale. “Ma tutto questo – commenta l’associazione – è risultato inutile: si è continuato in maniera imperterrita a far arrivare nel lago sostanze chimiche devastanti”.
Recentemente l’Iss ( Istituto superiore di sanità) insieme all’ente spaziale europeo (Esa) a appunto ad Accademia Kronos hanno, con la collaborazione di alcuni satelliti, dotati di strumenti per l’esame spettrometrico, monitorato alcuni laghi dell’Italia Centrale (2018 -2019). Dallo studio dei dati raccolti è stato confermato che le acque dei laghi di Castel Gandolfo e di Vico non godono di buona salute. In particolare si è evidenziato che le acque del lago di Vico contengono un carico eccessivo di contaminanti chimici derivati dalle colture dei noccioleti. “Ma – spiega Accademia Kronos – mentre Iss, Università della Tuscia, Lega Ambiente, Accademia Kronos ed altre organizzazioni ambientaliste si sono limitate a rendere edotto il pubblico sullo stato di salute del lago di Vico, l’associazione Isde (medici per l’ambiente) ha continuato per conto suo, con coraggio, a denunciare la situazione del lago di Vico a tutte le autorità non solo locali, non cedendo alle varie minacce, fino a coinvolgere direttamente il ministero dell’ambiente e a Bruxelles le stesse commissioni europee ambiente e agricoltura. Visti gli studi, le relazioni e le analisi varie compiute sul lago di Vico, inevitabile è stata la decisione dell’Ue di avviare nei confronti dello Stato Italiano una procedura d’infrazione”.
Ancora: “Un colpo pesante per il turismo locale, che si è sempre basato sul paesaggio e sulla qualità delle acque del bacino del lago di Vico. Una figuraccia soprattutto degli amministratori del comune di Caprarola e non solo nei confronti dei cittadini del Viterbese, ma soprattutto a livello europeo e nazionale. Tutto questo non sarebbe accaduto se le antiche e recenti preoccupazioni delle organizzazioni ambientaliste e della stessa Università della Tuscia fossero state recepite. Invece, e soprattutto da parte del sindaco di Caprarola, sono state sempre polemicamente respinte. Soluzioni che gli scienziati ed altri studiosi proponevano per superare il problema inquinamento e nel contempo non penalizzare la produzione delle nocciole”.
Stelliferi, secondo Accademia Kronos, dovrebbe ora chiedere scusa ai cittadini di Caprarola e di Ronciglione e di tutto il Viterbese visto che ha sempre osteggiato chi invece intendeva salvaguardare le acque del lago dai veleni chimici regalati dalla nocciolicoltura intorno al lago. Stelliferi ha sempre preferito ‘laissez-faire‘ e, anzi, difendere a spada tratta gli agricoltori della valle di Vico che, alla luce delle ultime indagini scientifiche, sono i veri responsabili dello stato di degrado delle acque del lago. Cosa più grave, ogni volta che ambientalisti e scienziati si permettevano di denunciare la situazione, questi venivano dal sindaco minacciati di essere portati in tribunale perché con le loro ‘false’ preoccupazioni ecologiste avrebbero danneggiavano il turismo locale. E guarda caso ora che l’immagine di un ambiente lacustre sano è stato compromesso proprio dai difensori dell’agricoltura chimizzata, determinando così un significativo danno al turismo locale, cosa si intende rispondere? Forse si vorrà portare in Tribunale anche la Comunità europea?”.