Tra i punti salienti della lista che candida a sindaco Luca Torelli c’è anche il tema della gestione degli immobili comunali
Già in passato un sindaco di Blera disse: “se non vedo il risultato entro il mio mandato, questa opera non la faccio… “. Infatti poi è passato alle cronache per non aver fatto nulla.
Il punto è proprio questo. Non si fanno le cose per avere consenso oggi, ma per creare il futuro a chi verrà domani.
Il finanziamento di 1,8 milioni di euro del Ministero per il recupero dell’immobile ex scuole elementari deve essere utilizzato totalmente, ma non per avere altre (già oggi inutili) aule per gli studenti, ma per accogliere, quando sarà possibile (dopo 5 anni come previsto dal decreto), i nostri genitori e i nostri nonni che avranno bisogno di assistenza.
Già nell’anno scolastico 2019/2020, il complesso delle Scuole Medie ha accolto un totale di 333 studenti, di cui 156 delle elementari e 177 delle medie, compresi i ragazzi di Barbarano e Villa San Giovanni, realizzando così UN UNICO POLO SCOLASTICO, capace di RAZIONALIZZARE LE SPESE di gestione ed ELIMINARE I COSTI FISSI.

Considerato che alle “Scuole Medie” ci sono altri 120 mq di superficie da adibire ad aule e servizi, è certo che anche in caso di distanziamento da Covid la struttura ospiterà tutti i ragazzi senza ricorrere a turnazioni spiacevoli. Senza contare che tuttora si sta provvedendo ad un ulteriore miglioramento. Capiamo che secondo qualcuno il floridissimo business del turismo scolastico possa essere una via di sviluppo imprescindibile per il nostro Paese…penne, cancellini, quaderni…chissà quanti posti di lavoro daranno. Ma con tutto il rispetto è una proposta fuori da ogni logica.
Per non parlare della proposta di risolvere il problema dei parcheggi al centro storico realizzandone uno alle scuole elementari. Per chi vive nel centro storico, questa suona molto come una presa in giro.
Noi saremo pure dei sognatori, ma guardiamo più lontano dei 5 anni di un mandato. Non più a noi stessi, ma al futuro dei nostri figli, l’unica cosa per la quale vale la pena impegnarsi. È questa la linea di confine tra la nostra candidatura e quella di chi vuole mantenere le cose come stanno.