Sgarbi ci ha ripensato? A giudicare da un criptico comunicato diffuso poco fa dal suo ufficio stampa sembrerebbe di sì. Ma si sa: con Sgarbi la commedia degli equivoci è sempre dietro l’angolo. Ad ogni modo, la vicenda è quella dell’ordinanza contro l’uso delle mascherine a Sutri. Una decisione provocatoria, ma indubbiamente pericolosa se vista come possibilità di indurre la popolazione a non proteggersi dal rischio contagio, sulla quale il parlamentare e sindaco è stato convocato dal ministro dell’interno.
“Dialogo intenso tra il ministro dell’interno Lamorgese – si legge nella nota del Comune di Sutri – e il sindaco Sgarbi con lunghe riflessioni insieme al capo di gabinetto, prefetto Frattasi, che ha indotto il sindaco a chiedere al ministero di fornirgli una versione dell’ordinanza che regolamenta l’utilizzo delle mascherine nella città di Sutri, perfettamente compatibile con le esigenze dei Dpcm. Il sindaco Sgarbi ha convenuto di questa opportunità. Piena sintonia tra Vittorio Sgarbi e il ministro Lamorgese. Per questa ragione il primo cittadino, dopo la conversazione, in attesa di emettere un testo concordato con il ministro, ha ritenuto di richiamare alla cittadinanza alcune norme di sicurezza di ordine generale che si rispecchieranno nell’ordinanza”.