Da Bengasi Battisti e dagli altri consiglieri di minoranza, Livio Martini, Paolo Nardi e Paola Troncarelli, che chiedono la riapertura della biblioteca comunale, chiusa dall’attuale amministrazione poco dopo il suo insediamento, riceviamo e pubblichiamo.
Una casa senza libri è come una casa senza finestre; un paese senza biblioteca e come una scuola senza insegnanti. Con il suo patrimonio librario e la sua sala multimediale, la biblioteca, chiusa oramai da quattro lunghi anni, era ed è un luogo di relazioni, di incontro e di confronto per giovani e meno giovani. E ancora, di riflessione. In particolare, di riflessione sulla libertà e sulle libertà, individuali e collettive. Non smetteremo mai di ricordare che dai primi anni Ottanta ha incoraggiato buone letture e avvicinato alla letteratura diverse generazioni di corchianesi e, in generale, contribuito alla crescita culturale della nostra comunità. Ribadiamo ancora una volta che non può cessare la sua attività nel disinteresse dell’amministrazione comunale. Non può rimanere ancora con le luci spente e le porte chiuse. Per questo auspichiamo che la biblioteca possa riprendere presto la sua attività per dare a tutti la possibilità di conoscere, di riflettere, di immaginare.