Un passo laterale per il bene di Civita Castellana. E’ questo, dice la Lega, il nocciolo della questione-sindaco, che nelle ultime ore ha visto la reunion tra la Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia in vista della tornata elettorale del 20 e 21 settembre. La presentazione del candidato sindaco Luca Giampieri è avvenuta stamattina.
“La scelta – dice il senatore Fusco – è stata chiesta dai cittadini di Civita Castellana, dopo le dimissioni del sindaco Franco Caprioli abbiamo dovuto rivedere tutto l’assetto del partito proprio sul territorio. Abbiamo ragionato sulle forze, sulle persone su cui potevamo contare, ed è logico che siamo intervenuti anche sui responsabili, del resto l’amministrazione Caprioli era formata per gran parte da uomini della Lega”.
Poi ha aggiunto: “Abbiamo fatto questa prima analisi prendendo insieme a Forza Italia la decisione di candidare il nostro giovane Matteo Massaini. Ma poi c’è stata una seconda fase, quella della ricognizione del territorio, e abbiamo capito che la gente tifava per un centrodestra unito. Avendo questi dati, che sono importanti per chi sa che l’obiettivo della politica è quello di rappresentare le idee dei cittadini, nel giro di pochi giorni ci siamo nuovamente riuniti per rendere operative e ufficiale quelle idee di tanta gente”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Matteo Massini. “Ce lo hanno chiesto i cittadini a gran voce – spiega il candidato della Lega – , e insieme al coordinamento locale da poco tempo istituito a Civita, siamo giunti a questa conclusione, e cioè che i civitonici avevano bisogno di certezze. E in questo momento la certezza era quella di portare il centrodestra unito alle elezioni amministrative”. Poi ha aggiunto: “Non mi è costato fare un passo laterale, non mi interessa e né interessa alla Lega il personalismo, abbiamo un obiettivo comune, guardiamo al benessere dei cittadini e del territorio. Il nostro non è un ripensamento, è stata fatta una accurata valutazione, non è un andare indietro, ma ponderare e valutare la situazione migliore”.
In realtà, al di là delle dichiarazioni ufficiali, si sa che la reunion è stata dettata dal ricatto di Fratelli d’Italia, che se non avesse ottenuto il proprio candidato avrebbe messo in crisi il Comune di Viterbo.