Il bilancio è stato approvato, ma la maggioranza in Comune non esiste più. Palazzo dei Priori è letteralmente allo sbando. Paralizzato dalle liti interne al centrodestra e governato da un sindaco manifestamente incapace di prendere in mano la situazione.
Ha dell’incredibile quanto accaduto oggi al Consiglio comunale chiamato a votare il consuntivo che la volta scorsa era stato boicottato da Fratelli d’Italia. Stavolta no: al momento dell’appello le manine alzate dei protagonisti della peggiore amministrazione che Viterbo abbia mai avuto non sono mancate. Ma lo spettacolo vero è iniziato dopo.
Fratelli d’Italia e Forza Italia chiedono di votare, come previsto dall’ordine del giorno, anche la delibera per l’affidamento della piscina alla Fin; si oppongono però Fondazione e la Lega, che chiede, prima di prendere decisioni di qualsiasi tipo e natura, un’approfondita verifica di maggioranza. Il sindaco, vista l’aria che tira, propone di rinviare la pratica: scuro in volto e con lo sguardo nascosto da vistose lenti da sole abbandona l’aula. Il rinvio viene messo ai voti e grazie a una parte dell’opposizione, tra cui Barelli e Ricci, Erbetti, Delle Monache, Quintarelli e Serra, passa la proposta di Lega e Fondazione, per cui di piscina se tutto va bene se ne parlerà dopo Santa Rosa. A questo punto il colpo di teatro di Giulio Marini, che, inferocito per la piega che hanno preso gli eventi, annuncia la volontà di rimettere la delega all’ambiente nelle mani del sindaco e si auto-sospende dalla maggioranza: “Alla luce di questi fatti – ha detto – con atti amministrativi che giacciono da mesi sui tavoli di questa maggioranza, presidente Evangelista, può comunicare al sindaco che restituisco le delega all’ambiente che mi è stata conferita e mi sospendo da questa maggioranza”.
Dunque, il caos più totale per un’amministrazione allo sbando che sta portando nel baratro tutta la città. In due anni non è stato fatto nulla per Viterbo, solo liti e perdite di tempo. Uno spettacolo vergognoso che i viterbesi non possono più tollerare. Cosa accadrà è tutto da verificare nelle prossime settimane, ma, ammesso pure che questa amministrazione decida di andare avanti per amore della poltrona (andare avanti, poi, con quale assetto?), è ormai sicuro che Viterbo sarà condannata al disastro. Arena, che prima di questo spettacolo finale, aveva ammesso finalmente – lui che ha sempre negato la realtà – l’esistenza di grossi problemi politici che vanno affrontati il prima possibile, riuscirà a trovare una via d’uscita onorevole prima di tutto per sé stesso? Visto il carattere dell’uomo, molti ne dubitano. Certo è che d’ora in avanti non potrà più far finta di niente.
Nota a margine: lo sbando dell’amministrazione è anche certificato dall’assenza in Consiglio del ragioniere generale, collegato tramite piattaforma telematica, come se, invece di bilancio, si stesse parlando di estate viterbese. Un fatto che la dice lunga sul clima di ultimi giorni di Pompei che regna a Palazzo dei Priori.