Fratelli d’Italia non si presenta all’appello: salta l’approvazione del rendiconto. Alle 20 di stasera è finito così, nel peggiore dei modi, il Consiglio comunale convocato d’urgenza su richiesta del prefetto Giovanni Bruno, che nei giorni scorsi aveva messo in mora l’amministrazione Arena per lo sforamento dei tempi consentiti dalla legge per la liquidazione del bilancio consuntivo.
Il colpo di scena è arrivato al termine di una seduta iniziata la mattina e filata via, ad eccezione della pratica sulla piscina, senza particolari sorprese. A chiedere ai consiglieri di FdI di non rientrare in aula nel momento decisivo è stato Mauro Rotelli, che ha anche telefonato al sindaco per chiarirgli i motivi della decisione: “Siccome la Lega non vuole riconoscerci il diritto di avere il candidato sindaco di Civita Castellana – ha più o meno spiegato il parlamentare – noi non votiamo il bilancio”. Un ricatto, insomma. Una ritorsione e una minaccia a tutta la coalizione, anche perché non si comprende cosa c’entri Civita Castellana con Viterbo. Ancora una volta agli interessi della città vengono anteposti quelli politici e personali degli eletti, più interessati al loro tornaconto di parte che alle sorti dell’amministrazione comunale.
Fatto sta che adesso al Comune, dopo mesi di paralisi determinata proprio dalle lotte interne al centrodestra, è crisi vera. Il Consiglio sarà riconvocato per giovedì e venerdì, ma sul destino dell’attuale amministrazione si addensano nubi nerissime. Secondo indiscrezioni va infatti detto che Fratelli d’Italia avrebbe cercato apposta l’incidente di percorso per sbarazzarsi della Lega nella convinzione che sarebbe arrivato il momento per infliggere a Fusco un colpo (politicamente parlando) mortale. Ci sarebbe, in particolare, un piano, avallato anche da Giulio Marini, per cambiare maggioranza, coinvolgendo la sinistra panunziana, Purchiaroni e Barelli, finanche la lista civica della Frontini. Sulla scorta dell’esempio in Provincia, si vorrebbe dare vita, secondo un patto stretto tra lo stesso Panunzi e Rotelli, ad un’amministrazione trasversale. I numeri, secondo FdI, potrebbero essere garantiti anche da alcuni consiglieri comunali pronti a quel punto a lasciare la Lega. Arena continuerebbe a fare il sindaco, ma di una maggioranza diversa e senza battere ciglio visto che – è questa un’altra convinzione di FdI – sarebbe troppo attaccato alla poltrona e all’immagine. Mai e poi mai si sognerebbe di mandare tutto a carte quarantotto come ha fatto il sindaco di Civita Castellana, Franco Caprioli, di cui non ha il carattere.
Nel caso in cui l’incendio dovesse divampare al punto da non poter essere domato, si andrebbe a nuove elezioni tra un anno. All’appuntamento la sinistra panunziana e la destra rotelliana si presenterebbero con una lista civica di salute pubblica.