Oggi in commissione la delibera di affidamento della piscina comunale alla Federnuoto. Delibera che il 28 sarà portata in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.
Mentre Arena secondo indiscrezioni sarebbe andato fuori di testa per la lettera-diffida spedita dalla S. S. Lazio, che rivendica il diritto a gestire l’impianto alla stessa stregua della Fin, molti mormorano che se ne vedranno delle belle. Non tanto oggi, infatti in commissione i voti per il nulla osta all’operazione ci sono tutti, quanto durante la seduta del 28. Sarebbero tanti e forti, tra i consiglieri, i mal di pancia per una decisione considerata fuori luogo o quantomeno condotta male.
Dicevamo Arena: lui è convinto di portare a casa il risultato che gli sta a cuore e così, rispetto alla lettera dei bianco-celesti, non ha mancato di lamentarsi con tutti per un gesto che considera inopportuno e fuori luogo. Il problema, per lui, però è che fino a prova contraria l’Italia è un Paese democratico: ognuno fa quello che vuole. L’importante è che vengano rispettate le leggi. Fa quello che vuole la Fin e fa quello che vuole la S. S. Lazio. L’unico che per legge non può fare come gli pare, visto che non gestisce il condominio di casa sua, è proprio il sindaco.
In ogni caso, oggi in commissione non dovrebbe presentarsi l’opposizione. E già questo la dice lunga sul clima che c’è attorno alla vicenda.