E’ subito guerra nel centrodestra per la scelta del candidato sindaco di Civita Castellana. Dalla riunione che si è svolta a Viterbo nel tardo pomeriggio di oggi, 20 luglio, è uscita una non bella fumata nera. E nulla di buono, almeno per il momento, sembra profilarsi all’orizzonte più immediato. A contendersi la nomination sono in questa fase la Lega e Fratelli d’Italia. La dimostrazione della determinazione del Carroccio a voler portare a casa il risultato esattamente come un anno fa, indipendentemente dalle resistenze degli alleati, è una conferenza stampa tenuta dal senatore Umberto Fusco prima dell’inizio del vertice di coalizione: “Il sindaco – è stato in soldoni il ragionamento – spetta a noi”.
Fatta fuori a priori Forza Italia, che avendo il sindaco di Viterbo non può avanzare altre pretese, la partita si annuncia lunga ed estenuante, anche se stavolta, a differenza di quanto accaduto nel 2019 con la candidatura di Domenico Parroccini, che di fatto spaccò la coalizione, sono tutti intenzionati a non presentarsi divisi di fronte all’elettorato. Così come tutti sono concordi sul fatto che il prescelto dovrà essere un politico e non un tecnico prestato alla politica. Franco Caprioli docet.
Grande tessitore di trame, in questa fase, è l’ex sindaco e attuale coordinatore provinciale di FdI Massimo Giampieri, che parrebbe voler gettare nell’agone l’ex vicesindaco Alberto Cataldi, anche se è opinione diffusa che si tratti solo di una strategia per permettere a lui stesso di uscire fuori all’ultimo momento. Nella Lega scalpita invece l’ex presidente del Consiglio Valerio Turchetti, che però, dopo quanto accaduto con Caprioli, potrebbe avere più di una difficoltà a mettere tutti d’accordo all’interno dello stesso Carroccio, senza considerare il veto assoluto che sul suo nome avrebbe già posto lo stesso Giampieri.