Inaugurato il centro estivo “Eta Beta e il papavero, per un ritorno delicato e in sicurezza”. Dieci giorni di lavoro per allestirlo, con l’impegno dei ragazzi di Eta Beta, dei loro familiari e degli operatori della cooperativa sociale Gli anni in tasca. Giovedì sera la festa inaugurale, guidata dall’emozionata presidente Francesca Burla alla presenza di quasi tutti i ragazzi e le famiglie e del padrone di casa don Mario Gargiuli.
“Questo luogo ha il sapore della rinascita, un’altra casa Eta beta, un posto sicuro e protetto – ha precisato la presidente – nel centro della città, dove i nostri ragazzi, grandi o piccoli, possono seguire tante attività, percorsi riabilitativi, esercizi motori, anche in piscina, tiro con l’arco, laboratori di falegnameria, fotografia, alimentari e condividere le ‘merende della salute’ grazie alla collaborazione con l’associazione Slow Food. Presto arriverà anche lo sky-mano, uno sport che unisce calcio e pallavolo, seguito dall’Accademia nazionale di cultura sportiva. Qui i ragazzi avranno nuove opportunità – ha concluso – e ci piace pensare che quello che faranno qui rallegri e colori le loro giornate e li aiuti a ritrovare quella routine che il lockdown aveva interrotto”.
“Questo spazio è della parrocchia e quindi della comunità, di tutti – ha detto don Mario Gargiuli – specie quando è utilizzato per uno scopo così alto. Poi ho visto la serietà e la professionalità con cui avete lavorato e il cuore che avete messo per creare lo spazio”. Applausi anche da Orlando Meloni, presidente della cooperativa Gli anni in tasca, ma anche socio fondatore di Eta Beta: “Una nuova dimostrazione che facendo sinergia si vince, lo dico con orgoglio e con tutto l’affetto che provo sempre per i nostri ragazzi. Oggi vediamo il futuro in modo più sereno, perché anche il Consiglio di Stato ha ritenuto valido il bando vinto con la Asl, concludendo l’iter giudiziario del ricorso. Abbiamo sempre confidato nella legge”.