Di fatto al Comune di Viterbo ora è crisi. Se si tratta solo di un violento temporale estivo o di un nubifragio vero e proprio destinato a far sentire i suoi effetti lo scopriremo nei prossimi giorni. In ogni caso, al di là di come si svilupperanno gli eventi, è chiaro ormai a tutti il fallimento dell’amministrazione Arena, tenuta in piedi da una (non) maggioranza formata da una sommatoria di gruppi (neanche partiti) senza alcuna visione comune della città e dell’indirizzo amministrativo da dare a Palazzo dei Priori. L’unico collante è rappresentato dalla gestione del potere, non a caso le spaccature sono tra i partiti, ma anche al loro interno.
Su quanto accaduto stamattina esce subito allo scoperto la Lega, preoccupata di fare a Viterbo la fine di Civita Castellana: “Una maggioranza – dice il capogruppo Andrea Micci – può lavorare bene solo se è compatta e per questo servono al proprio interno, prima ancora della condivisione dei programmi, valori come la chiarezza e il rispetto. Al contrario, la giunta di stamattina pare scaraventarci in un clima surreale. In considerazione di ciò, riteniamo a questo punto proficuo un momento urgente di confronto, aperto, onesto e costruttivo, tra le forze che compongono la maggioranza, per poter proseguire con speditezza e concretezza nell’attività di governo di questa città. La giunta comunale, espressione diretta dei partiti e in rapporto di piena fiducia con il sindaco, rappresenta l’organo esecutivo dell’amministrazione comunale e non può concedersi spaccature o divisioni. La Lega, da parte sua, non ha mai assunto atteggiamenti che potessero minare questa unità, qualità essenziale dell’organo esecutivo per ben operare ed è sempre stata disponibile, appoggiando e sostenendo le sue decisioni. Proprio per questo impegno, serio, che abbiamo sempre garantito alla compagine di cui siamo parte, precisiamo, fin d’ora, che non tollereremo mancanze di rispetto nei confronti dei nostri assessori, da qualsiasi parte tali atteggiamenti provengano, anche se a tenerli fosse lo stesso sindaco, poiché le posizioni espresse dagli assessori, sono quelle del partito a cui essi stessi appartengono. I fatti di stamattina palesano, comunque, una divergenza politica tra le forze di maggioranza, la cui soluzione non è più rinviabile. E pertanto, in ossequio alla serietà e alla lealtà con cui vogliamo adempiere al nostro mandato elettorale, sia verso i nostri alleati, sia nei confronti dei cittadini che rappresentiamo, i nostri assessori non parteciperanno più alle riunioni della giunta comunale, finché il quadro non sarà chiarito. Un atto dovuto anche nei nostri confronti che sempre abbiamo tenuto fede all’unità dell’azione amministrativa”.