Unitus in calo nell’annuale classifica delle università stilata dal Censis. Nella sotto-classifica degli atenei fino a 10 mila iscritti si piazza infatti all’8° posto (su 10). Un anno fa era al settimo.
La classifica viene realizzata valutando le strutture, i servizi, il livello di internazionalizzazione, la capacità di comunicazione 2.0 e il tasso di laureati che trovano lavoro entro un ragionevole breve lasso di tempo.
Nel dettaglio, l’Unitus ha avuto 70 punti nei servizi, 69 nelle borse di studio, 99 nelle strutture, 66 nella comunicazione e nei servizi digitali, 81 nell’internazionalizzazione, 84 per il tasso di occupazione dei laureati.
Al primo posto tra i piccoli atenei troviamo l’università di Camerino con 93,5 punti, al secondo quella di Reggio Calabria. Al nono, dopo l’Unitus, c’è invece l’ateneo del Sannio (76 punti) e all’ultimo posto quello del Molise (75,8).
Altre curiosità: l’Unitus è al 13° posto nella classifica assoluta (senza divisione per numero di iscritti) per quanto riguarda le lauree triennali dell’area di agraria, al 30° su 35 nel settore art e design (nel quale rientra parte della ex facoltà di beni culturali), al 26° su 38 nel settore economico, al 22° su 32 nell’area delle discipline politico-sociali e nell’area di quelle matematiche. Va bene invece nel settore dell’ingegneria industriale e dell’informazione (8° posto su 27) e nel settore storico-letterario-umanistico (6° posto su 32). Per le lingue è ventesima su un totale di 32 atenei.
A livello generale ottima la performance dell’Università di Perugia, che si piazza al primo posto nella sotto-classifica dei grandi atenei con 92,7 punti.