Mercoledì mattina manifestano in piazza a Roma gli operatori precari del 118. Chiedono garanzie alla Regione sul proprio futuro. Sono tutti dipendenti delle società a cui Ares ha appaltato il servizio di emergenza e soccorso e che ora vorrebbe sostituire mettendo al loro posto le associazioni di volontariato.
Chiedono dunque l’annullamento del bando con cui Ares vuole assegnare 44 postazioni al volontariato. Otto di esse si trovano in provincia di Viterbo: Canino, Montalto Centro, Viterbo Sud, Vetralla Cassia, Civita Castellana, Bolsena, Civitella d’Agliano e Tuscania. I lavoratori che rischiano il posto sono 90, alcuni impegnati in questo lavoro anche da 15 anni.
Gli stessi precari chiedono inoltre il riconoscimento dell’indennità Covid per i rischi affrontati durante l’emergenza sanitaria, bonus che è stato assegnato da Ares solo ai propri dipendenti.