Organizzata dal Comitato non ce la beviamo, si è svolta la seconda traversata del lago di Vico a sostegno della lotta per l’acqua potabile e pubblica. Venti gli atleti che hanno partecipato a questa iniziativa volta a richiamare l’attenzione della comunità e delle istituzioni sull’importanza di tutelare l’acqua, quale bene comune indispensabile alla vita e, pertanto, appartenente alla collettività.
Tra i presenti il campione olimpionico Roma 1960 Giuseppe Avellone e il fondatore del Nuoto Fondo Italia 1968 Antonello Asmone (Lazio Nuoto). Andrea Celestini, il primo a toccare la spiaggia di Caprarola, ha dichiarato che è stata una traversata di 5000 metri impegnativa per le correnti. Il prezioso contesto naturale in cui si è svolta è stato scelto per evidenziare l’urgenza di interventi per la tutela e il ripristino delle caratteristiche dell’ecosistema del lago di Vico minacciato da monocolture industriali che utilizzano fertilizzanti chimici e pesticidi e dalla necessità di mettere in atto pratiche agricole tipiche, rispettose per l’ambiente.
“Mettere al centro la tutela delle risorse idriche e dell’ambiente – dice il Comitato – significa preservare la salute delle comunità. Sono più di otto anni che il Comitato non ce la beviamo porta avanti la battaglia per la qualità delle acque e per la gestione pubblica. Il 25 giugno abbiamo consegnato 15000 firme, raccolte dai comitati dell’acqua pubblica della Tuscia, alla Regione Lazio per rivendicare l’attuazione della Legge 5/2014 e mettere fine alla gestione privatistica di Talete e di qualunque altra gestione privata si dovesse delineare. Un obiettivo condiviso con il Coordinamento regionale acqua pubblica che riunisce tutti i comitati impegnati nella tutela della qualità dell’acqua, nella salvaguardia dei bacini idrici e nell’affermazione del risultato referendario del 2011”.
Il Comitato non ce la beviamo sarà a breve convocato dal presidente del Consiglio della Region per affrontare l’argomento: “La legge 5/2014 è il primo passo verso la ripubblicizzazione – dice – e l’unico strumento normativo oggi presente per dare voce alla volontà popolare. Ritornare alla gestione pubblica significa riappropriarsi di un bene comune essenziale alla vita, la cui accessibilità deve essere garantita a tutti, la cui qualità deve essere salvaguardata e preservata per le future generazioni. Nel ringraziare ancora gli atleti del gradito contributo, diamo appuntamento a tutti a settembre al lago di Bolsena, dove organizzeremo un nuovo evento con il giro dell’isola Martana”.