Rischia seriamente di essere respinta la delibera del Comune sulla rigenerazione urbana. E’ stata infatti mandata in Regione, circa due settimane fa, senza individuare gli ambiti di applicazione come espressamente richiesto dalle norme. In altre parole, l’amministrazione, incredibilmente, non ha indicato le aree dove realizzare gli interventi.
Il caso è stato sollevato durante il Consiglio comunale di martedì mattina dall’opposizione. Come spiegato da Chiara Frontini, che sulla questione ha interrogato l’assessore Claudio Ubertini, la delibera inviata a Roma è la stessa che nel febbraio scorso lo stesso Ubertini era stato costretto a ritirare perché, in mancanza degli ambiti, avrebbe rischiato di essere bocciata.
Al centro di tutto c’è l’articolo 4 della legge sulla rigenerazione, secondo il quale spetta ai Comuni “prevedere nei propri strumenti urbanistici generali, previa acquisizione di idoneo titolo abilitativo, l’ammissibilità di interventi di ristrutturazione edilizia, compresa la demolizione e ricostruzione, di singoli edifici aventi una superficie lorda complessiva fino ad un massimo di 10 mila metri quadri, con mutamento della destinazione d’uso”.
Una mancanza molto grave quella dell’amministrazione, dato che questo strumento se ben utilizzato potrebbe ridare fiato al settore delle costruzioni. E invece no. A Viterbo diventa tutto una barzelletta.