A “Civita Castellana un voto oltre le mura, una straordinaria opportunità per affermare un’idea di città dei beni comuni e un governo capace di interpretare i bisogni della comunità ai quali rispondere con chiarezza, autorevolezza e autonomia”.
Interviene Bengasi Battisti, coordinatore provinciale di “Per i beni comuni”, che aggiunge: “Un voto per introdurre nel palazzo ciò che abbiamo affermato nelle piazze. E’ proprio in questa città che si è consolidata una chiara resistenza ai tentativi consociativi extra comunali di mercificazione della acqua, della salute e dell’ambiente limitando diritti e futuro. La crisi dell’amministrazione con le conseguenti dimissioni del sindaco, a solo un anno dalla elezione, hanno dimostrato chiaramente come le ingerenze praticate per tutelare interessi estranei e dannosi alla città umilino anche le donne e gli uomini migliori. Appare pertanto prioritario un voto per restituire dignità, autorevolezza e autonomia a una comunità che ha il diritto di autodeterminarsi in una dinamica di confronto contro ogni forma di subalternità”.
“Una consultazione”, quella di Civita Castellana, secondo Bengasi Battisti “che avrà un ruolo decisivo nel destino di una intera area da anni alla ricerca di un modello sostenibile dove progresso e tutele possano convivere. In questi anni si è costituito un naturale ambito politico dove culture progressiste, ambientaliste, socialiste e cattolico-democratiche hanno trovato forti denominatori comuni: l’acqua pubblica e il contrasto alla gestione privatistica e clientelare della Talete; la tutela dell’ambiente e la difesa della naturale vocazioni dei luoghi; la promozione delle produzioni tipiche e di qualità attente al rispetto dell’ambiente; la gestione dei rifiuti con l’obiettivo ‘rifiuti zero’; un’industria dove tradizione, saperi e nuove tecnologie rafforzino la già prestigiosa affermazione internazionale delle produzioni”.
“Temi fondamentali – dice ancora l’ex sindaco della vicina Corchiano – che dalla antica città della tradizione ceramica e delle lotte per i diritti potrebbero contaminare la nostra provincia fino a abbattere quel consociativismo asettico per contribuire alla affermazione del bene comune in contrasto alla spasmodica e a tratti patologica affermazione personale.
Civita Castellana e i consiglieri comunali di opposizione che hanno restituito speranze e motivazioni a tanti cittadini hanno una grande responsabilità che si trasformerà in opportunità se saprà interpretare le diffuse lotte per i diritti e quel progresso capace di restituire benessere senza sottrarre futuro”.