Villa Lante aperta solo nel fine settimana, Giovanni Arena alza la voce: “O si apre sempre o chiudo l’acqua”, che infatti fornisce il Comune. Il sindaco così ha promesso, mercoledì in Consiglio comunale, dopo essere stato tirato in ballo sulla questione dai consiglieri Antonio Scardozzi ed Elisa Cepparotti, convinti che l’apertura della storica dimora cinquecentesca possa portare a Bagnaia frotte di turisti in questo e nel prossimo mese.
Il ragionamento in teoria non fa una piega. Peccato però che la predica arrivi dal pulpito sbagliato. Arena, che da quando è sindaco tiene il museo praticamente sempre chiuso, è infatti l’ultimo a poter parlare. Ergo, se il ministero deve trovare le risorse per garantire la fruizione di Villa Lante, come è giusto che sia, perché il Comune intanto non trova quelle necessarie per mettere in piedi uno straccio di accoglienza degna di questo nome per i visitatori che volessero andare al civico di piazza Crispi?
Arena ovviamente non lo spiega. In compenso, assicura che scriverà a Roma per cercare di mettersi in contatto con il ministro. Resta il fatto di una presa di posizione, la sua, assolutamente poco credibile, visto che l’attuale amministrazione, a due anni dall’insediamento, sembra inesorabilmente destinata a passare alla storia per la “meno colta” di tutti i tempi, intendendo con ciò la sensibilità dei suoi rappresentanti verso i beni culturali, visti solo come potenziali attrattive di reddito.