A Villa San Giovanni in Tuscia niente raccolta differenziata da 13 mesi. Lo denuncia il gruppo consiliare Noi con Sangiovanni: “L’amministrazione del ‘cambiamento’ sono 13 mesi che non effettua la raccolta differenziata.
Così è emerso dalla risposta di Paolo Valeri, assessore con delega ai lavori pubblici, nonché responsabile dell’area tecnica, a seguito di una nostra interrogazione a risposta scritta con la quale avevamo chiesto chiarimenti sul servizio di raccolta differenziata e in particolare sulla situazione dell’impianto di compostaggio. Intendevamo sapere se il composter fosse stato riparato; chiedevamo notizie sull’acquisto del nuovo composter, nonché sulla sistemazione della tettoia dell’ecocentro. Ciò in quanto, per le stesse opere, risultavano già stanziate le risorse. In particolare, poi, chiedevamo di sapere ‘con quali modalità si sia provveduto nell’ultimo anno allo smaltimento della frazione organica considerato che il composter è rotto da più di un anno’. La sollecita risposta dell’assessore e responsabile dell’area tecnica si apre con lo stupore del medesimo il quale scrive: ‘Leggendo l’interrogazione, non credevo ai miei occhi’. Ebbene, forse l’assessore ha ragione a stupirsi; in effetti siamo stati noi ingenui: credevamo che dopo ‘soli 13 mesi’ avesse risolto il problema. In realtà il problema non è stato affatto risolto. L’assessore, nella risposta, scrive che all’inizio di luglio dello scorso anno era in possesso di un preventivo di spesa di circa 6 mila euro ‘per la piena e completa rimessa in funzione dell’impianto’, ma in bilancio non c’era apposito stanziamento di fondi. In realtà l’amministrazione, nel corso del 2019, ha effettuato due variazioni di bilancio, la prima ad agosto e la seconda a novembre, e quindi avrebbe potuto benissimo reperire le risorse ed effettuare immediatamente l’intervento. Cosa che, ovviamente, non è stata fatta. E così ‘l’assessore… che non credeva ai suoi occhi’ ci ha risposto, di fatto, che l’organico viene mischiato con l’indifferenziata e smaltito insieme a quest’ultima. Ciò, oltre a comportare un aumento del costo di smaltimento, rappresenta anche una sonora presa in giro degli ignari cittadini che continuano a separare i rifiuti”.