Mascherine prodotte dalla ditta di un consigliere comunale di Capranica acquistate, come si ricorderà, oltre che dal Comune dove è sindaco Nocchi, anche dalla Provincia, di cui Nocchi è presidente, e a quanto pare addirittura da Talete. Nocchi in questo caso è presidente dell’Ato, oltre che azionista della società idrica.
Sulla vicenda è stata presentata un’interrogazione dal consigliere provinciale della lista Per i beni comuni, Fabio Valentini.
“Sull’importanza di tali dispositivi – dice – nulla da dire, anzi come gruppo Per i beni comuni avevamo presentato la proposta di distribuirle ai cittadini prendendoci come risposta dei sorrisi e battute varie, tuttavia dalle
notizie è emerso che ne sono stati acquistati 1000 da una società al
prezzo di euro 0,60 più Iva ciascuno ed altre da un venditore diverso ad euro 1.40 più Iva cadauno. Considerato il maggior prezzo pagato, corrispondente a più del doppio, tenuto conto che tale venditore non era l’unico produttore da cui poter acquistare, e preso atto di altri particolari rilevati dai giornali, nel rispetto della funzione istituzionale, abbiamo ritenuto opportuno presentare un’interrogazione al presidente al fine di avere delle spiegazioni dettagliate, qualora ce ne fossero. L’interrogazione formalmente è stata presentata al presidente, ma se ci fossimo riferiti alla maggioranza di governo i destinatari sarebbero potuti essere molteplici, a partire dai consiglieri provinciali di Forza Italia, passando per quelli della Lega e Fratelli d’Italia ed arrivando a quelli del Pd. Proprio nel mese di aprile- continua il consigliere – quando è stato effettuato l’acquisto citato infatti si è tenuta la celebrazione del matrimonio politico tra tutte queste forze, prima sulla stampa e poi con decreto ufficiale. Inoltre al presidente Nocchi, come presidente dell’Ato e azionista importante di Talete, chiediamo di sapere se corrisponde al vero che Talete ha acquistato dalla medesima società mascherine per una cifra complessiva di circa 2.200 euro.
Speriamo che questa larga maggioranza possa almeno servire ad evitare superficialità e disattenzioni, ma se queste sono le premesse purtroppo ne dubito”.