Non sono buone notizie quelle che arrivano da Palazzo dei Priori per quanto concerne la riqualificazione delle ex Terme Inps.
Primo: non è vero che esistono primari gruppi del settore dell’accoglienza pronti ad investire a Viterbo tramite project financing. Almeno fino ad ora non ce ne sono. Poi si vedrà. Certo è che al Comune al momento non è arrivata alcuna manifestazione di interesse. Lo ha detto il dirigente Eugenio Monaco in commissione congiunta (seconda e quarta) convocata per esprimere un parere sul progetto presentato dall’advisor (Federterme). Monaco ha smentito così le indiscrezioni fatte trapelare proprio dalla giunta comunale nei mesi scorsi.
Secondo: il progetto presentato dall’advisor, che prevede la realizzazione di un albergo extra lusso, dopo il passaggio in Consiglio comunale dovrà andare in Regione. Il Comune infatti è comproprietario e non proprietario dello stabile. Ragione per cui va modificata la legge regionale con cui a suo tempo le ex Terme dei lavoratori vennero cedute anche nella disponibilità di Palazzo dei Priori. Un passaggio, questo, che evidentemente era sfuggito alla giunta Arena, che ora si trova costretta a farlo al più presto con evidenti allungamenti dei tempi. Probabilmente se se ne fossero accorti prima adesso non ci si trovava ancora una volta al punto di partenza.
Terzo: va bene l’albergo di lusso, ma una parte del complesso va comunque necessariamente adibita a cure e assistenza per i lavoratori. Lo prevede espressamente la legge del 1996, tra i cui firmatari compare anche Giuseppe Fioroni, con la quale vennero ceduti alle Regioni gli stabilimenti dell’Inps. In altre parole, la nuova destinazione del complesso deve essere compatibile con le finalità originarie dello stesso. Non a caso questo passaggio non era sfuggito a Gabbianelli, che, da accorto amministratore qual’era, a suo tempo aveva previsto appunto un progetto in cui erano espressamente garantiti questi requisiti. Ma ora no: la giunta Arena, a quanto pare, il problema non se l’è posto per niente. A ricordarglielo ci ha pensato Luisa Ciambella intervenendo in aula.
In definitiva, passerà ancora molto tempo prima che l’amministrazione comunale riesca a pubblicare il bando. Tutti gli annunci di Arena & C. si stanno dunque rivelando ancora una volta destituiti di ogni fondamento.