Black Lives Matter. Anche i giovani di Viterbo in piazza per dire no al razzismo dopo la morte dell’afroamericano George Floyd, ucciso da un poliziotto a Minneapolis negli Stati Uniti.
“Il 25 maggio – dicono gli studenti viterbesi – tutti abbiamo assistito all’ennesimo caso di abuso di potere e razzismo con l’uccisione di George Floyd da parte di un poliziotto, Michael Chauvin, insieme ad altri testimoni e complici. Da qui si diffonde il movimento Black Lives Matter. L’articolo 3 della nostra Costituzione recita che ‘è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese’. La Costituzione è chiara: rimuovere ogni forma di razzismo e discriminazione è un dovere, non una scelta, e crediamo che per farlo si debba puntare tutto sull’educazione e l’istituzione scolastica”.
La scuola, ribadiscono i ragazzi viterbesi, “è il luogo dell’educazione, dell’istruzione e quindi del sapere per eccellenza, un sapere che non discrimina, libero, aperto, rappresentando infatti la prima palestra di democrazia. La cultura è organizzazione, è conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri. E’ così che Antonio Gramsci ci spiega il valore del sapere e della cultura. La scuola per noi è alla base della lotta contro il razzismo, ci insegna a vivere insieme, ci insegna la fratellanza, l’uguaglianza e il valore della comunità”.
“Diciamo basta al razzismo – concludono – diciamo basta alle violenze e alle discriminazioni e per farlo siamo scesi in piazza portando tutto il nostro supporto e tutte le nostre energie affinché la morte di George Floyd come di tutte le altre vittime non sia stata vana”.