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Home » Politica » Ztl, una petizione per fermarla. L’ira di Laura Allegrini

Ztl, una petizione per fermarla. L’ira di Laura Allegrini

31 Maggio 2020

Chi pensava che l’aver spostato al primo luglio l’entrata in funzione della nuova ztl fosse servito a rasserenare gli animi si sbagliava. Si ha notizia infatti di una petizione per far tornare l’amministrazione Arena sui suoi passi. Insomma, come al solito, è scontro totale. Sulla vicenda prende intanto posizione l’assessore al centro storico Laura Allegrini, che dice di trovare “vergognoso” (parole testuali) l’atteggiamento di chi, avendo un’attività, voglia “il parcheggio a suo uso e consumo”.

“Cercherò di esprimere – dice – la mia modesta opinione con chiarezza come sempre. Forse essendo assessore magari questa idea vale un pochino di più di una semplice opinione. Dobbiamo tutti, a cominciare dall’amministrazione, spenderci al massimo per far rivivere le attività del centro storico devastate dalla pausa Covid. Oltre alla Tosap gratuita, stiamo creando occasioni strutturali e temporanee per portare gente in centro pur nel rispetto del distanziamento. C’è’ l’impegno del Consiglio comunale a destinare altri sgravi e incentivi non appena l’accertamento dei residui di bilancio ci dirà quali sono le risorse disponibili. Abbiamo approvato una viabilità diversificata nella settimana (e successivamente anche nell’anno) per agevolare le attività commerciali e di ristorazione (compreso l’asporto importantissimo in questo momento) ma soprattutto lo sviluppo turistico della città. Ci può essere anche una moratoria temporanea, legata all’emergenza, sul traffico. Ma a me è chiaro un concetto. Chi ha una attività o un dehor non può pretendere anche di avere il parcheggio in piazza o lungo la via in ztl ad uso e consumo dell’ attività. E’ vergognoso ed è, lasciatemelo dire, un ‘furto’ fatto alla città. E’ una visione ottusa. C’è ancora chi pensa che amministrare una città sia garantire la somma di interessi particolari; lo dimostra il fatto che ci si rivolga di volta in volta a questo o quel consigliere più spesso di maggioranza (ahimè!) per spuntare quel qualcosa in più invece di contribuire ad una comune visione. Ma non è così, il bene comune è un’altra cosa: prende spesso un’altra tangente rispetto agli interessi particolari. Ma se tutti tendiamo a fare il comune interesse, il bene ci ritorna. Ritorna, come è giusto, non solo ad alcuni ma a tutti. E il bene comune è innanzi tutto il rispetto delle regole. Devo dire che mi meraviglia molto che i vigili urbani non vedano certe cose. Scriverò al comandante Vinciotti per capire meglio perché è giusto che anche lui capisca cosa non va. Perché è vero che il personale è poco ma forse va posizionato in punti ed orari strategici. Abbiamo sin qui evitato soluzioni radicali, varchi sulle piazze e dissuasori. Ma l’indicazione che ci è arrivata in questi mesi dai comportamenti contrari ed ostili alla disponibilità dimostrata è però questa e questa andrà perseguita. Voglio dire alle attività del centro: abbiate la forza e il coraggio di cui siete stati sempre capaci, ai viterbesi di privilegiare queste attività e questo svago visto il momento che stiamo vivendo perché meritano sia le attività che lo scenario unico che si può vivere in centro. Ai residenti di avere un po’ più di pazienza del solito. A chi, come zavorra, frena ogni slancio e ai furbi di tutte le categorie che interagiscono in questa vicenda dico che i viterbesi, a questo punto, hanno ben chiaro chi fa l’interesse della città e chi fa i propri”.

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