“Il rimpasto della giunta di Civita Castellana – afferma l’opposizione in una nota – si è rivelato palesemente una farsa, un finto tentativo di imprimere un cambio di passo che in realtà si è concretizzato nell’ennesima spartizione di poltrone, imposta da logiche politiche viterbesi”.
La nota è firmata da Simone Brunelli e Vanessa Losurdo del Pd, Yuri Cavalieri di Rifondazione comunista, Maurizio Selli e Maurizio Serafinelli del Movimento 5 Stelle.
“Civita Castellana – continuano – di fatto non ha più un sindaco. Caprioli è stato totalmente delegittimato e sfiduciato dalla sua stessa maggioranza che, sotto minaccia del voto di sfiducia, lo ha costretto ad accettare ogni diktat, in primis le e dimissioni forzate del suo braccio destro Marco Gemma, costruendogli intorno una gabbia, marcato a vista da chi dovrebbe invece sostenerlo. Un sindaco coraggioso non avrebbe mai potuto accettare una simile prevaricazione, rinunciando al ruolo che è stato chiamato a svolgere, ma prendiamo atto che così non è stato. Non possiamo poi non notare con dispiacere che l’unico assessore con esperienza e formazione politica, Carlo Angeletti, che aveva almeno tentato di affrontare a schiena dritta la questione ambientale è stato estromesso dalla delega all’ambiente. Al suo posto è stata gettata nella mischia una giovane assessora, che senza esprimere critiche pregiudiziali o strumentali si troverà a gestire una materia complessa ed estremamente delicata senza avere l’esperienza necessaria. Il rimpasto va solamente a peggiorare la già grave situazione in cui Civita si trova. E’ l’ennesima perdita di tempo in un momento in cui le circostanze e le problematiche economiche, sociali ed amministrative avrebbero dovuto imporre serietà e senso delle istituzioni. Insomma, si tiene in vita un’amministrazione agonizzante solo per mantenere il controllo della città”.